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Fabbri torna a ruggire: primato stagionale mondiale nel peso davanti a Weir. Record italiano per Battocletti

A Lievin nel getto del peso è dominio azzurro: Fabbri con 21.95 fa il nuovo record mondiale stagionale, Weir non è molto distante. Battocletti (al debutto) fa il record sui 3.000.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Lo attendevano tutti al varco, lui s’è fatto un po’ desiderare ma alla fine la zampata l’ha mandata a segno: Leonardo Fabbri stupisce il mondo intero nel meeting indoor di Lievin, in Francia, facendo registrare la migliore prestazione mondiale della stagione lanciando la biglia a 21,95. Una risposta di carattere del pesista fiorentino, che sin qui aveva un po’ faticato nelle precedenti uscite, ma che adesso si pone come il logico favorito nella corso all’oro degli Europei di Apeldoorn, in programma dal 6 al 9 marzo. Con Zane Weir pronto a inseguirlo a minima distanza.

Fabbri impressiona, ma Weir non è tanto lontano

Perché l’atleta italo-sudafricano, che sin qui aveva fatto vedere le cose migliori nel corso dell’inverno, un segnale a sua volta l’ha mandato forte e chiaro: il 21,72 fatto segnare nel quinto lancio vale il minino di qualificazione per i giochi continentali in terra d’Olanda, anche se nella serata di Lievin vale appunto la seconda piazza alle spalle di Fabbri.

Che ha faticato nelle prime battute di gara (subito un nullo), lanciando però poi a 21,76 nel secondo tentativo di serata, misura che già l’avrebbe spedito dritto ad Apeldoorn. Poi però c’ha preso gusto ottenendo un ottimo 21,78 prima di sparare all’ultimo lancio 21,95, la misura che alza la nuova asticella a livello mondiale nella stagione corrente. Nella gara di getto del peso delude un po’ Nick Ponzio, che dopo due lanci discreti (20,21 è il suo primato stagionale) infila una serie di quattro nulli, uscendo dalla scena.

Battocletti show nei 3.000: terza e con record italiano

Il meeting di Lievin ha segnato il debutto stagionale di Nadia Battocletti nelle gare indoor, impegnata sull’inedita distanza dei 3.000 femminili. Gara che è stata dominata dalle etiopi, con Freweyni Haylu che s’è imposta la favoritissima Gudaf Tsegay nei metri finali. La bolzanina però al solito fa un figurone: con il tempo di 8’30”82 firma il nuovo record italiano, dimostrando di saper essere competitiva anche su distanze che non sono propriamente nelle sue corde.

Battocletti ha cercato di resistere in avvio al ritmo forsennato delle lepri, che puntavano deliberatamente a centrare un primato mondiale (missione però fallita), poi dopo essersi ritrovata al quinto posto a metà gara ha cominciato a risalire forte, guadagnando due posizioni e chiudendo con un tempo che non può che renderla soddisfatta. Un’altra dimostrazione di forza lampante per un’atleta che conferma di essere in rampa di lancio per proseguire la sua scalata nel mezzofondo mondiale.

Tecuceanu negli 800 resta nelle retrovie

Tanti gli azzurri protagonisti nella tappa francese. Nel salto con l’asta erano impegnate Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo, uscite dalla gara dopo tre tentativi falliti rispettivamente a 4.75 e 4.65, mentre Dariya Derkach all’ultimo momento ha dato forfait nella gara di salto triplo. Negli 800 non ha lasciato il segno Catalin Tecuceanu, che ha fatto una gara nelle retrovie e ha chiuso con il settimo tempo finale. Anche Simone Barontini nella finale B ha chiuso lontano dai migliori.

Discreto l’ottavo posto ottenuto da Federico Riva nei 1.500 maschili, mentre a Marta Zenoni nei 1.500 è mancato lo spunto nel finale (settimo posto dopo aver cullato speranze di podio). Senza gloria le tre donne al via nei 60 ostacoli: Giada Carmassi, Veronica Besana ed Elena Carraro, tutte eliminate nella batteria.

Ingebrigsten da urlo: si riprende il record del miglio

Tra i big più attesi presenti in terra di Francia c’erano il campione olimpico di salto in lungo Miltiadis Tentoglou (non brillantissimo, ma era nelle attese), Erriyon Knighton nei 200 (a sorpresa secondo dietro lo svedese Erik Erlandsson) e soprattutto il fuoriclasse norvegese Jakob Ingebrigtsen, che ha letteralmente disintegrato il record del mondo del miglio in una gara a sua volta storica, nella quale ha abbassato due limiti mondiali: quello dei 1.500 con 3’29”63 e quello appunto sulla distanza del miglio in 3’45”15, tornandone in possesso dopo che sabato scorso a New York gli era stato strappato dallo statunitense Yared Nuguse (lo ha abbassato di quasi un secondo e mezzo).

In aggiornamento

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