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Diamond League, Fabbri a letto con il trofeo e cita Adani. Tamberi infinito, arriva il messaggio della moglie

Serata da sogno per l’atletica italiana che ha conquistato tre vittorie nelle finali di Diamond League di Bruxelles grazie a Fabbri, Tamberi e Iapichino e sui social comincia la festa

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

E’ un momento di festa per l’atletica italiana che nonostante qualche delusione alle Olimpiadi di Parigi ha saputo riscattarsi immediatamente. Il finale di stagione è sempre un momento molto delicato soprattutto dopo un grande evento come l’appuntamento a cinque cerchi ma l’Italia ha fatto affidamento su una squadra ricca di talento, giovane ma anche guidata dall’esperienza di Gianmarco Tamberi, il capitano che non molla mai.

Fabbri a letto con il trofeo

La vittoria più importante della serata è stata senza dubbio quella di Leonardo Fabbri sia per la misura con cui ha sbaragliato la concorrenza, quel 22,98 che vale il record italiano e la quinta misura migliore di tutti i tempi; sia per la concorrenza stessa visto che in pedana a Bruxelles c’era anche il campione olimpico Ryan Crouser. Le Olimpiadi erano state una mezza delusione per il “pesista” toscano che arrivava all’appuntamento con grandissime possibilità di salire sul podio dopo una stagione costantemente sopra i 22 metri. Ma quella delusione è stato bravo a metterla in archivio e a trovare una super prestazione, e il futuro sembra essere suo.

Ovviamente dopo la gara c’è anche spazio per i festeggiamenti con il toscano e grande tifoso della Fiorentina che pubblica sui social uno scatto che lo ritrae con il trofeo appena vinto nel letto e poi la didascalia: “Io e un diamante. Brutta storia Lele Adani”. Il riferimento all’ex calciatore e ora opinionista riguarda una storia raccontata proprio da Adani negli ultimi giorni riguardante la Coppa Italia vinta dalla Fiorentina nel 2001 e una notte “brava” con il trofeo di mezzo.

Tamberi: “L’avevo detto che non mollo mai”

A proposito di Parigi e di delusioni, Gianmarco Tamberi cancella definitivamente la storiaccia legata a quel calcoli renali che in Francia non gli hanno permesso di esprimere il suo talento. Se ne è parlato tanto, forse anche troppo con Gimbo che si è ritrovato nel bel mezzo di una polemica. Ma quando si va in pedana, tutto passa in secondo piano di fronte al talento del saltatore marchigiano che a Bruxelles ne combina un’altra delle sue vincendo la gara e il suo terzo Diamante in carriera dopo quelli del 2021 e del 2022.

E sui social arriva il messaggio dell’azzurro: “Ve lo avevo detto, non mi arrendo mai. PS. Sì, ho cercato la foto più brutta della serata e l’ho pubblicata”. E sotto al post di Gimbo arrivano i messaggi dei suoi compagni di squadra Simonelli e Furlani ma anche quello della moglie Chiara Bontempi: “Sei un fenomeno, amore mio”.

Iapichino e Simonelli ritrovano il sorriso

Più che le finali di Diamond League, la due giorni di Bruxelles ha preso i contorni di un “redemption tour”. I delusi delle Olimpiadi hanno trovato un occasione di riscatto come accaduto a Lorenzo Simonelli che ha chiuso al secondo posto nei 110 ostacoli ma con un tempo di tutto rispetto che gli permette di riuscire ad addolcire il sapore amaro della mancata qualificazione in finale a Parigi. E’ andata ancora meglio a Larissa Iapichino che ai Giochi Olimpici aveva chiuso a un passo dal podio e con tanto rammarico, a Bruxelles gli è bastato un salto da 6,80 per andarsi a prendere il diamante e la consapevolezza di essere una delle migliori al mondo a soli 22 anni.

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