Sinner ha dato lโesempio, come prima aveva fatto Tamberi. E adesso tocca a Jacobs andare a incassare il jackpot. Perchรฉ cambiare allenatore รจ sempre una scelta difficile e coraggiosa, ma come dimostra la storia recente dello sport italiano, il piรน delle volte โpagaโ. ร capitato certamente con Jannik, che nellโanno e mezzo di lavoro con Cahill e Vagnozzi รจ cresciuto tantissimo rispetto al prospetto (giร forte) che era con Piatti, ed รจ successo anche a Gimbo, che in estate ha conquistato lโoro mondiale dopo aver salutato il papร Marco, affidandosi a Giulio Ciotti.
Scelte che magari hanno convinto anche il buon Marcell a prendere una nuova direzione: salutato lo storico coach Paolo Camossi, lo sprinter di Desenzano ha deciso di affidarsi a Rana Reider, che in Florida allena (e alleva) una vera e propria fucina di campioni.
- Per La Torre, Reider รจ il profilo giusto
- Jacobs cambia allenatore? Solo un bene
- Tortu e lo spirito di emulazione
Per La Torre, Reider รจ il profilo giusto
Una scelta cha ha trovato la piena approvazione da parte di Antonino La Torre, il direttore tecnico della nazionale di atletica leggera, che a margine della premiazione di cui รจ stato protagonista a โSport Movies & TVโ ha fatto capire di essere totalmente dalla parte del campione olimpico.
Chiaro che adesso che รจ andato in America ci sarร da ricomporre un poโ il mosaico, nel senso che i rapporti andranno ricostruiti e coltivati in maniera differente rispetto a quanto avveniva fino alla scorsa estate. Al di lร perรฒ delle sterili e inutili polemiche seguite alla decisione di Marcell di trasferirsi negli USA, credo che giร in queste prime settimane di lavoro ci si รจ accorti di quanto sia competente Rana Reider e di quanto possa far bene a Jacobs averlo dalla sua parte. Ritengo che possa essere la figura giusta per rilanciarlo e per farlo arrivare con le giuste motivazioni e la perfetta condizione sia fisica che mentale allโappuntamento olimpico di Parigi 2024.
Jacobs cambia allenatore? Solo un bene
La Torre ha avuto modo di parlare delle prospettive azzurre verso una stagione che si preannuncia densa di appuntamenti e di significati.
Tutti gli atleti stanno giร lavorando, la maggior parte naturalmente in Italia, altri sparsi per il mondo, come sta facendo Jacobs. Mancano dieci mesi ai giochi olimpici e cโรจ comunque la voglia di prepararsi al meglio. Tra lโaltro il programma dellโatletica debutterร il 1ยฐ agosto e avremo subito una carta importante da giocarci con Massimo Stano nella marcia, e dunque sarebbe bello partire col piede giusto.
Lโesempio della marcia La Torre lo riprende anche per quel che riguarda Antonella Palmisano, che a sua volta ha cambiato allenatore salutando lo storico tecnico Parcesepe per affidarsi alle cure di Lorenzo Dessi, che รจ anche suo marito.
Una scelta coraggiosa, ma bisogna sempre andare a ricercare nelle motivazioni la chiave di ogni decisione. E anche nella volontร di mettersi spalle al muro, vedendo se cโรจ qualcosa che valga la pena di esplorare. Se farร o bene Antonella col nuovo allenatore non lo posso sapere, ma รจ sufficientemente esperta per poter avere ogni sorta di parametro per decidere cosa fare.
Tortu e lo spirito di emulazione
La velocitร azzurra non รจ solo Jacobs, come il recente passato ha dimostrato. La Torre cosรฌ spende parole importante anche per Filippo Tortu, che a Milano รจ di casa e che nel 2024 punta a raccogliere risultati pesanti anche dal punto di vista individuale, oltre che in staffetta.
Se va piรน forte nelle gare singole tenendo un testimone in mano, beh, allora glielo incolliamo direttamente alla mano. Filippo รจ un talento davvero unico, e il suo 9โ99 realizzato nel 2018 a Madrid in qualche modo รจ servito da sprone per Jacobs, che da allora รจ cresciuto tantissimo. Questa catena di emulazione รจ proprio ciรฒ di cui ha bisogno un movimento per migliorare e progredire. Cโรจ un clima di concorrenza, ma una concorrenza sana, e questa รจ la cosa migliore che un direttore tecnico puรฒ osservare.