La nuova vita di Marcell Jacobs con un 2023 da mettere almeno in parte nel cassetto e concentrarsi su un anno in cui dare l’assalto agli Europei di Roma e ovviamente alle Olimpiadi di Parigi. L’ultimo anno è stato costellato di tanti infortuni che hanno impedito allo sprinter di poter essere al meglio della forma ai Mondiali di Budapest e anche per questo forse è arrivata la scelta di separarsi da Camossi e di continuare la sua avventura negli States.
Marcell rinato
Nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Marcell Jacobs ha fatto il punto dopo questa prima parte dell’avventura in Florida e sembra essere più che positiva. “In un mese e mezzo di lavoro ho fatto passi di gigante. Sento di migliorare giorno dopo giorno. Risposte e sensazioni sono chiare. Rispetto al passato i ritmi sono diversi con recuperi molto brevi. Faccio tanto lavoro di prevenzione che varia a seconda della seduta che mi attende”.
Spirito di squadra
Per Marcell Jacobs l’esperienza in Florida con Reider è anche una prima volta, quella di poter lavorare finalmente in gruppo, insieme a dei compagni di squadra: “Credo che sia la principale differenza rispetto al passato. Siamo sempre insieme ed è molto stimolante. Ci si tira il collo a vicenda e si avverte meno la fatica. Come qualche giorno fa dopo 10 ripetute sui 100 fatte con Bromell c’è sempre qualcuno che ti spinge a farne altre due. E poi c’è coach Reider sempre disponibile e sorridente”.
Gli obiettivi stagionali
Europei a Roma e Olimpiadi di Parigi: sono questi ovviamente i due grandi appuntamenti della stagione di Marcell che però per il momento si concentra sulle prossime tappe. “A febbraio potrei correre un paio di indoor in Florida o nei dintorni ma non punto ai Mondiali di Glasgow che anzi potrei anche decidere di saltare e che non sono una priorità. Potrei debuttare alle Florida Relays del 29-30 marzo, e guardo con attenzione anche alla tappa di Diamond League del 25 maggio a Eugene che mi permetterebbe di evitare una serie di voli e di trasferimenti”.