Marcell Jacobs si conferma il miglior italiano nei 100 metri. Agli Assoluti di Rieti, il campione olimpico di Tokyo 2020 e recordman europeo della specialità ha battuto Filippo Tortu e gli altri avversari col tempo modesto di 10″12, su una pista tradizionalmente molto veloce.
Assoluti, trionfo Jacobs. Solo terzo Tortu
Per Marcell Jacobs si tratta così del quinto titolo italiano consecutivo, secondo posto per un sorprendente Chituru Ali in 10″16 che batte un deluso Filippo Tortu in 10″24, solo terzo al traguardo. L’ex recordman italiano sembra ormai più competitivo nei 200 metri.
Questi i partecipanti della finale della gara regina: Roberto Rigali (Bergamo Stars Atletica), Giovanni Galbieri (Aeronautica Militare), Filippo Tortu (Fiamme Gialle), Lamont Marcell Jacobs (Fiamme Oro Padova), Chituru Ali (Fiamme Gialle), Rijo Hillaru Wanderson Polanco (Atletica Riccardi Milano 1946), Lorenzo Patta (Fiamme Gialle), Antonio Moro (Delogu Nuoro).
Jacobs preoccupa per i Mondiali
Un tempo davvero insolito per Marcell Jacobs, che già nella batteria non è andato oltre un 10”17 con vento praticamente ininfluente (+0.3 m/s). Un risultato non positivo in vista dei Mondiali di Eugene di metà luglio, dove il campione olimpico vorrà dimostrare ancora una volta di essere il migliore di tutti come a Tokyo meno di un anno fa. Il lungo stop per l’infortunio al bicipite femorale sinistro però, evidentemente, sta incidendo sulle prestazioni.
Sarà perciò fondamentale per Jacobs trovare la giusta forma. Vedremo se tra cinque giorni, nella tappa di Diamond League di Stoccolma, il campione olimpico dei 100 metri in carica riuscirà a far segnare un tempo sotto ai 10″.
Le parole di Jacobs
Queste le parole di Jacobs al termine della sua gara. “Cerco sempre di onorare il campionato italiano se le condizioni fisiche me lo consentono, l’importante era tornare a gareggiare per trovare le sensazioni e in finale è già andata meglio che in batteria, peccato il vento contro, non sono molto soddisfatto del tempo. Preoccupato in vista dei Mondiali? Gli americani hanno fatto grandi tempi, ma Eugene è una pista veloce con tanto vento a favore, andremo lì e verificheremo com’è. In allenamento ho sempre dovuto fare tutto a basso ritmo e tornare ai ritmi alti non è facile, a Stoccolma spingeremo di più e vedremo come va. Siamo nell’ombra, ma stiamo tornando. Anzi, non ce ne siamo mai andati“.