Gli sono saltati i nervi. Un raptus di follia e il danno è fatto.
Il n° 3 della classifica ATP, reduce dalla maratona fino alle 5 del mattino contro Brooskby, si innervosisce pesantemente per una chiamata a suo modo di vedere errata da parte del giudice di linea durante il super tie-break pronunciando parole di fuoco verso l’arbitro. “Guarda la pallina dove è rimbalzata! 8-6 nel tie-break! È la fot**ta linea vicina a te! Testa di ca**o!”.
Peccato perchè in questo modo, Alexander Zverev macchia la sua partecipazione all’Atp di Acapulco con una squalifica per condotta anti-sportiva e non potrà partecipare al torneo di singolo.
Cosa è successo in campo? Il tedesco stava giocando gli ottavi di finale per il doppio, in coppia con il brasiliano Marcelo Melo contro Lloyd Glasspool ed Henry Heliovaara. Zverev viene prima richiamato e punito con un warning dall’arbitro di sedia e successivamente perde la partita subendo un ace. A quel punto si scatena l’ira mentale di Zverev facendo precipitare le cose: il tennista infuriato, si dirige verso la sedia del giudice e gli tira quattro racchettate in direzione delle sue gambe, fortunatamente non colpendole solo perchè l’arbitro ha i riflessi per evitare l’impatto.
Ma non finisce qui… Zverev una volta seduto (quando l’ira sembrava placata) si rialza immediatamente, tira l’ultima racchettata alla torretta continuando a insultare l’arbitro. Immediata e diretta la decisione dell’Atp che ha squalificato il giocatore dal torneo singolare. Zverev avrebbe infatti dovuto affrontare agli ottavi di finale il tedesco Peter Gojowczyk.