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Barcellona, Alcaraz vede sempre più "rosso": elimina de Minaur, accorcia su Sinner e "batte cassa" con l'ATP

Continua a vincere, ma non a convincere Carlos Alcaraz nella sua stagione sul rosso: ottava vittoria di fila e semifinale conquistata a Barcellona. Esplode la polemica sui premi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Vede sempre più rosso, Carlos Alcaraz: non sarà un toro e non sarà nemmeno salito su Marte, ma la sostanza poco cambia, perché la stagione sulla terra del giocatore di Murcia continua a regalare soltanto gioie, con Alex de Minaur che diventa l’ottava vittima scelta del numero 2 del mondo. Che fa un altro passo verso quella che oggi appare come una rincorsa (forse) lontana, ma che poi tanto lontana non è: accorcia a 2.010 punti la distanza da Jannik Sinner nella classifica ATP, con la prospettiva di dare un’ulteriore sforbiciata di 130 punti qualora domani dovesse prevalere nella semifinale dell’ATP 500 di Barcellona contro il vincente della sfida tra Tsitsipas e Fils.

De Minaur scappa, ma Alcaraz trova il modo per riprenderlo

La vittoria su de Minaur non era poi così scontata: l’australiano sin qui aveva fatto vedere ottime cose sul rosso, costretto a piegarsi soltanto a un favoloso Lorenzo Musetti nella semifinale di Monte Carlo. Contro questa versione di Alcaraz, però, c’è stato poco da fare: lo spagnolo ha menato le danze con grande proprietà di mezzi, imponendosi per 7-5 6-3 in un’ora e 39 minuti e dando l’impressione di essersi scrollato un po’ di dosso quella ruggine che lo aveva accompagnato nei primi due turni del torneo catalano, vinti (ma senza brillare) contro Quinn e Djere.

Stavolta la battaglia ha richiesto allo spagnolo un atteggiamento più concentrato, oltre che maggiore continuità di rendimento in tutti i fondamentali: netta la prevalenza con la prima di servizio (oltre il 70% di punti raccolti con la prima), eppure qualche piccola defaillance lungo il percorso non è mancata, se è vero che de Minaur ha avuto la possibilità di trovare due break che in qualche modo hanno finito per rendere la vita un po’ più dura alla testa di serie numero 1 del torneo.

Che nel primo parziale ha dovuto rincorrere due volte i tentativi di fuga del rivale, ma bravo poi a capitalizzare una flessione di Devil sufficiente a consentirgli di strappargli due volte il servizio nei tre giochi conclusivi del set. Nel secondo è bastato invece il break ottenuto nel sesto gioco (dopo che nel quarto de Minaur ne aveva annullati un paio) per volgere a proprio favore la contesa e chiudere i conti.

A Barcellona Carlos ha fatto 13. E chiede più soldi all’ATP…

Con quella ottenuta contro l’australiano per Alcaraz fanno 13 vittorie consecutive sulla terra di Barcellona, un torneo nel quale evidentemente riesce sempre a esprimersi a un buon livello, già vinto nel 2022 (in finale contro Carreno Busta) e nel 2023 (contro Tsitsipas: era assente nel 2024).

Il rivale più pericoloso per Sinner ha approfittato anche della settimana catalana per mandare un “messaggio” ai piani alti dell’ATP, e indirettamente anche agli organizzatori dei tornei: “Se offriamo uno spettacolo che fa divertire i tifosi, che pagano per vederci giocare, allora è giusto che la percentuale dei premi rifletta ciò che meritiamo. Il tennis è uno sport ben retribuito, ma si può migliorare e aumentare il margine”.

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