Si fosse giocato a Strasburgo, lāavrebbe potuto anche capire. Tutti a fare il tifo per il ātennista di casaā, Pierre-Hugues Herbert. Il problema ĆØ che il ātennista di casaā, al Challenger 125 di Napoli, ādovevaā essere lui. Raul Brancaccio, 27 anni il prossimo 4 maggio, ĆØ nato a Torre del Greco, la āCittĆ del Coralloā. E si definisce orgogliosamente ācorallinoā, appunto. Era lāunico napoletano, contando anche la provincia, iscritto al tabellone del torneo organizzato dal circolo partenopeo. Ma ĆØ uscito subito, eliminato da un francese supportato sfacciatamente, e a un certo punto sguaiatamente, da un nutrito gruppo di tifosi (si fa per dire).
- Brancaccio-Herbert, scandalo al torneo di Napoli
- Tennis, Fognini a Castel Volturno dai campioni d'Italia
- Il duro sfogo di Brancaccio: post furente sui social
- L'affondo: "Contento di non vivere piĆ¹ a Napoli"
Brancaccio-Herbert, scandalo al torneo di Napoli
La vicenda ha goduto di una vasta eco, anche sulla stampa internazionale. Un tennista napoletano costretto a lottare contro il tifo dei suoi concittadini. Per un motivo banalissimo, se vogliamo: gli avevano scommesso contro. Nessuno credeva che avrebbe potuto battere Herbert. E cosƬ quando sāĆØ ritrovato in vantaggio di un set e con sette matchpoint a favore, gli hanno urlato di tutto. Anche minacce. Preoccupati di veder sfumare i soldi delle ābolletteā giocate contro di lui. Alla fine Brancaccio ha perso, ma a perdere la faccia ĆØ stato ā ancora una volta ā il torneo di Napoli, tornato sotto forma di Challenger a due anni di distanza dallāAtp 250 vinto in finale da Musetti su Berrettini. Un torneo, in quel caso, segnato da altri problemi.
Tennis, Fognini a Castel Volturno dai campioni dāItalia
Adesso tutto, sotto il profilo logistico, sta filando liscio, se si eccettua lāincontrollabile pioggia che ha di fatto cancellato tutti gli incontri previsti per mercoledƬ 27 marzo: Fabio Fognini ne ha approfittato per fare un salto a Castel Volturno e fare una visitina al centro sportivo del Napoli, dove ha posato con alcuni calciatori e col tecnico Calzona.
Mentre Brancaccio ha affidato a Facebook il compito di veicolare il suo sfogo. Tutta lāamarezza per lāindecorosa gazzarra inscenata da alcuni maleducati, interessati soltanto a lucrare su un incontro di tennis e a nullāaltro. Uno sfogo durissimo, quello del tennista torrese.
Il duro sfogo di Brancaccio: post furente sui social
āCiao a tutti, ho bisogno di scrivere ciĆ² che penso, so che molte volte il silenzio parla piĆ¹ di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlareā, ĆØ lāincipit del messaggio di Brancaccio. Che dopo i ringraziamenti ad Alessandro Motti, direttore del Challenger, passa allāattacco. āVolevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me. Gente IGNORANTE, INUTILE e VERGOGNOSA che rovina uno sport cosƬ bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausiā.
Lāaffondo: āContento di non vivere piĆ¹ a Napoliā
Quindi un altro affondo: āSono nato a TORRE DEL GRECO e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli piĆ¹ in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci piĆ¹, perchĆ© siete lāesempio di un popolo IGNORANTE! Un torneo cosƬ importante a Napoli e tifare contro lāunico napoletano in gara ĆØ veramente VERGOGNOSO! Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perchĆ© grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per lāennesima volta abbiamo fatto una figura di Mā¦ Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo piĆ¹ forte, perchĆ© piĆ¹ lo farete piĆ¹ ne uscirĆ² forte. Io continuo a inseguire i miei sogniā.