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ATP Finals, Medvedev spiega l'esultanza polemica e aspetta Sinner: "Non ce l'avevo col pubblico di Torino"

Il tennista russo chiarisce il significato del gesto dopo la sfida vinta su De Minaur: "Volevo solo bloccare il rumore". Nella prossima sfida, contro Sinner, ne sentirà tantissimo.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il tifo del pubblico di Torino per Alex de Minaur, poi la vittoria di Daniil Medvedev e l’esultanza “polemica” del russo, che si è messo le dita alle orecchie e ha chiuso gli occhi. Ha fatto discutere il gesto dello Zar dopo il successo sull’australiano. Lì per lì, dalle tribune della Inalpi Arena, è piovuto pure qualche fischio a indirizzo di Medvedev, che s’è affrettato a scusarsi e a invitare agli applausi già in campo. Poi ha “firmato” una strana frase alla telecamera e, successivamente, ha chiarito il significato del suo gesto.

Medvedev chiarisce il gesto dopo la vittoria su De Minaur

Nessuna polemica verso il pubblico. Questo, almeno, è quanto giurato e spergiurato da Medvedev. Che prima ha scritto “Blocca il rumore” sulla telecamera, poi ha affidato a una lettera aperta a “The Tennis Letter” il suo pensiero. Una sorta di chiarimento, anche doveroso, nei confronti del pubblico torinese. Anche perché alle viste c’è il confronto col beniamino di casa, Jannik Sinner, decisivo per la qualificazione alle semifinali.

Social e haters: Daniil voleva semplicemente bloccare il rumore

Così Medvedev sul suo gesto: “Penso che molti giocatori di football lo facciano. Se ho capito bene, è più una questione di social media. Dopo la mia prestazione con Taylor (Fritz, ndr) e dopo alcuni dei commenti, ho cercato di usarli di meno. Ho affrontato questa partita bloccando il rumore, anche da me stesso. Niente capricci. Bloccare solo il rumore. Non mi importava davvero cosa stesse succedendo in campo. Ho solo cercato di giocare. È stata una bella sensazione. Di solito festeggio quando vinco i tornei, ma stavolta non mi importava”.

No problem con Torino: ma contro Sinner giocherà in trasferta

E alla domanda se a dargli fastidio fosse il “rumore” del pubblico di Torino, Medvedev ha risposto: “No, non credo. È solo una buona cosa farlo a volte anche per te stesso. Per ricordarti che devi farlo a volte. Più diventi popolare, più fan ottieni, più odiatori ottieni. E più attenzione ottieni. A volte anche il buon rumore può farti perdere l’equilibrio. Vinci tutto e la gente dice che sei un Dio. Perdi due partite e la gente dice ‘La tua carriera è finita’. A volte è una buona cosa semplicemente bloccare il rumore”. Anche se, contro Sinner, l’Inalpi Arena si annuncia molto rumorosa.

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