Ospite abituale della Domenica Sportiva, nell’ultima puntata della trasmissione che va in onda su Rai 2 Adriano Panatta ha parlato della prima giornata delle ATP Finals, in cui c’è stata la netta vittoria su Alex de Minaur di Jannik Sinner, la cui superiorità nei confronti dei suoi avversari portano quasi la leggenda azzurra a cambiare canale, la crisi di nervi di Daniil Medvedev, bacchettato dal vincitore del Roland Garros 1976, in occasione del match perso contro Taylor Fritz.
- L’analisi di Panatta sulla vittoria di Sinner su De Minaur
- Panatta annoiato da Sinner confida in Alcaraz
- La battuta di Panatta sulla pressione di Sinner
- Panatta su Medvedev: “Spettacolo poco elegante”
L’analisi di Panatta sulla vittoria di Sinner su De Minaur
Forte di sette vittorie in altrettanti scontri diretti, Jannik Sinner partiva nettamente favorito contro Alex de Minaur nel suo primo match delle Nitto ATP Finals e il n°1 del mondo non ha disatteso i pronostici, trionfando in due set in poco più di un’ora e venti minuti.
Un dominio, quello di Sinner, riconosciuto anche da Adriano Panatta, che ha evidenziato come la sorte toccata a De Minaur sia la stessa a cui vanno incontro praticamente tutti gli altri tennisti del circuito quando si trovano ad affrontare Jannik: “A Sinner è bastato giocare una partita nomale e di routine per vincere perché De Minaur non ha alcuna chance di battere Jannik, mai! Nel panorama mondiale del tennis ci sono tre fuoriclasse: Sinner, Alcaraz e Djokovic. Poi dopo di loro abbiamo tre ottimi giocatori che sono Zverev, Fritz e Medvedev. Jannik in questo momento può uscire sconfitto solo contro i suoi pari valore ovvero Alcaraz e, forse, Djokovic. Con Zverev può inciampare, con Medvedev ormai nemmeno più quello”.
Panatta annoiato da Sinner confida in Alcaraz
La superiorità di Sinner ai suoi colleghi è paragonabile a quella dei Big3, capaci di far sembrare giocatori qualsiasi anche i top-10, molti dei quali partivano già sconfitti contro di loro, come molti di quelli attuali entrano in campo senza speranze contro Jannik secondo Panatta: “Quando i giocatori entrano in campo contro Sinner sembra che non abbiano alcuna idea su come batterlo e quindi partono già sconfitti”.
La leggenda del tennis italiano ha anche scherzato sulla superiorità quasi noiosa di Sinner, augurandosi una sfida combattuta con Carlos Alcaraz in finale: “Le partite sono così indirizzate che io veramente non vedo come possa il numero uno al mondo possa uscirne perdente. Quasi mi viene voglia di cambiare canale tanto è scontato l’esito. Mi auguro la finale sia Alcaraz-Sinner, sarebbe l’unica vera partita combattuta del torneo”.
La battuta di Panatta sulla pressione di Sinner
Giocare con la pressione di essere il principale favorito, per di più davanti al proprio pubblico, potrebbe mettere in difficoltà tanti giocatori, anche quelli esperti, ma non Sinner, la cui capacità di reggere a queste condizioni è impressionante, come evidenziato anche da Panatta con una battuta: “Se Sinner sente la pressione? Ma figuriamoci! Lui non sente la pressione nemmeno quando gliela provano… di massima avrà 100 e di minima 70. Come maturità ed esperienza Sinner sembra un giocatore di 30 anni. Come atteggiamento in campo, invece, non ho mai visto praticamente nessuno come lui nella mia carriera. Non commette errori né in campo né fuori. Il rumore della palla di Sinner? Da poff è diventato uno sdeng ormai. Quando colpisce la palla Jannik sembra che possa esplodere e questo si vede anche dalla tv”.
Panatta su Medvedev: “Spettacolo poco elegante”
Infine Panatta ha parlato anche dello spettacolo poco decoroso messo in campo da Daniil Medvedev in occasione della sconfitta contro Taylor Fritz: “Mi pare piuttosto nervoso in questo periodo. La scena poco elegante che ha messo in campo contro Fritz è figlia della frustrazione, perché l’avversario serviva molto bene e quando ci sono giocatori che non ti fanno giocare e tu non riesci a trovare il ritmo, nascono le reazioni esagerate. Lui sta soffrendo molto il fatto di essere sceso tanto di livello in questo periodo”.