Più che da Jannik Sinner e dal pubblico torinese tutto dalla sua parte – ma che non tifa in modo caldo e appassionato come su altri campi: e anche questo sta provocando, paradossalmente qualche polemica – Alexander Zverev si dice preoccupato da un’altra questione “importante”: quella relativa alle palline. Le palline da gioco utilizzate da qualche anno a questa parte, secondo il numero 2 della classifica ATP, rappresentano un grosso problema: sarebbero infatti pericolose per la salute dei giocatori.
- ATP Finals, a Torino Zverev lancia l'allarme palline
- Taglio dei costi dopo il Covid: palline di qualità minore
- Il monito di Sascha: "A lungo andare grossi problemi"
ATP Finals, a Torino Zverev lancia l’allarme palline
L’argomento è saltato fuori dopo la convincente vittoria su Andrey Rublev nella prima partita del girone eliminatorio delle ATP Finals, in sala stampa. E, a quanto pare, sta molto a cuore a Zverev, che ne ha parlato a lungo e con cognizione di causa. “Quello delle palline è un argomento importante”, ha sottolineato il tedesco. “Sono entrato in modalità ricerca, ho chiesto informazioni alle aziende che le producono e ho scoperto che dall’epoca della pandemia sono peggiorate, diventando molto più lente. Ecco perché molti giocatori ora hanno problemi al gomito e al polso“.
Taglio dei costi dopo il Covid: palline di qualità minore
Zverev ha indagato anche sul motivo che ha portato a questo cambiamento nella produzione delle palline da gioco: “Le aziende hanno cercato di tagliare i costi e attualmente stanno usando un materiale diverso, un tipo di gomma che rende le palline da tennis tra il 30% e il 60% mediamente più lente rispetto al periodo prima del Covid. Ciò che accade ora con le palline è che l’aria e la pressione diminuiscono a causa del materiale che non le trattiene all’interno. Volano molto velocemente nell’aria per i primi due-tre metri, poi rallentano”.
Il monito di Sascha: “A lungo andare grossi problemi”
Secondo Zverev siamo solo agli inizi di una fase potenzialmente molto pericolosa e i cui effetti saranno visibili con chiarezza tra qualche anno, se nessuno sarà intervenuto nel frattempo: “Non ho motivo di lamentarmi per quanto mi riguarda, sono il numero 2 al mondo, ho avuto una stagione grandiosa e non mi lamento certo per i risultati. Penso solo che, a lungo termine, la salute dei giocatori potrebbe far i conti con un grosso problema, viste le palline da tennis che abbiamo al momento“.