Nel mondo del tennis è conosciuto per il suo carattere fumantino e per le prese di posizione originali su determinate questioni. Tra tutte le “battaglie” condotte in questi anni da Daniil Medvedev, però, quella contro le palline di Shanghai è senz’altro la più surreale. Il russo ne è convinto: la particolare consistenza favorirebbe i due astri nascenti del tennis mondiale, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
- Shanghai, Medvedev: "Le palline aiutano Sinner e Alcaraz"
- Medvedev-Arnaldi, clamorosa protesta del russo contro il giudice
- Lo Zar graziato dall'arbitro: "Hai fatto una chiamata di m..."
Shanghai, Medvedev: “Le palline aiutano Sinner e Alcaraz”
Lo Zar, dopo aver battuto non senza fatica Matteo Arnaldi in tre set, ha spiegato perché ce l’ha tanto con le palline del Masters 1000 cinese: “Queste palline favoriscono le persone che possono generare potenza da palle inattive e alcuni hanno una qualità migliore su questo, alcuni non ce l’hanno. In realtà i due migliori giocatori, che sono già i migliori giocatori del mondo e sono sicuro lo sarebbero con altre palline, con queste palline sono gli unici che possono generare una potenza pazzesca. Quindi questo dà a Jannik e Carlos un vantaggio in più“.
Medvedev-Arnaldi, clamorosa protesta del russo contro il giudice
Che il russo fosse particolarmente nervoso lo si era capito già dagli atteggiamenti durante l’incontro con Arnaldi. Dopo un punto contestato a inizio secondo set – il primo se l’era aggiudicato il sanremese – Medvedev ha ricevuto un warning dal giudice di sedia Manuel Messina per “comportamento antisportivo”. Lo Zar, per nulla intimorito, ha continuato nelle sue plateali contestazioni senza riprendere il gioco, ricevendo un penalty point.
Lo Zar graziato dall’arbitro: “Hai fatto una chiamata di m…”
La sceneggiata di Medvedev è proseguita, col russo che ha urlato una frase in italiano: “Calma Daniil, calma…”. Quindi il nuovo affondo nei confronti dell’arbitro: “Hai fatto una chiamata di m…”. In realtà Medvedev avrebbe dovuto ringraziare il giudice di sedia Messina, che ha chiuso entrambe le orecchie facendo finta di non sentire ed evitando di sanzionarlo col penalty game. Il russo, poi, ha vinto la partita. E, dopo gli strali nei confronti dell’arbitro, si è lamentato delle palline.