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Alcaraz batte Medvedev a Pechino e aspetta Sinner in finale: lo Zar finge infortunio, protesta, poi se la ride

Meno di un'ora e mezza: lo spagnolo liquida il russo e vola all'ultimo atto del torneo nella capitale cinese. Per Medvedev una protesta clamorosa contro l'occhio di falco.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Meno di un’ora e mezza: tanto è bastato a Carlos Alcaraz per sbarazzarsi di Daniil Medvedev nella prima semifinale dell’ATP 500 di Pechino. Doveva essere uno scontro tra campioni, si è trasformato in corso d’opera in un allenamento/esibizione per Carlitos, tanto netta è stata la superiorità mostrata da Carlitos al cospetto di uno Zar che si è fatto notare più per le performance da attore e per le proteste, che per i colpi sul campo.

ATP 500 Pechino: Alcaraz liquida Medvedev in due set

Non c’è stata partita sul centrale di Pechino, finalmente gremito dopo giorni e giorni di malinconico deserto. Nel primo set Medvedev ha resistito come ha potuto, a colpi di break e contro-break, poi ha ceduto al dodicesimo gioco. Sul finale di set ha chiamato il Supervisor, lamentandosi e protestando in modo vibrante perché i monitor dello stadio non mostravano le immagini dell’occhio di falco. “Perché non posso vedere le immagini?”, la domanda. Poi alla telecamera: “Perché l’ATP paga Hawk Eye? Fa schifo, no? Non fidatevi di Hawk Eye, non è il mio sponsor”.

Medvedev, protesta per l’occhio di falco e finto infortunio

Al di là degli sfoghi di Medvedev e del punto contestato (sullo 0-15 del 5-5), il tennista russo è sembrato in evidente affanno contro un Alcaraz invece stratosferico, al top come nei giorni migliori. Un momento curioso è stato il “finto infortunio” di Medvedev, quando dopo essere stato colpito dalla pallina dopo un dritto dello spagnolo s’è accasciato, prima di ricomporsi ridendo. E ridendo, dopo aver perso 6-3 il secondo set, Medvedev ha salutato Alcaraz a fine gara, dicendogli qualcosa all’orecchio. Chissà cosa, visto che pure il murciano ha riso di gusto.

Pechino, Alcaraz in finale aspetta l’amico Sinner

Per la verità Medvedev un problema alla coscia l’ha accusato sul serio nel corso della partita, tanto da aver richiesto l’intervento del fisioterapista. E ha chiuso in affanno gli ultimi giochi del secondo set. Ma contro questo Alcaraz, probabilmente, ci sarebbe stato poco da fare anche al top. Ora la palla passa a Sinner, chiamato a fare il suo dovere contro il cinese Yunchaokete Bu, grande rivelazione del torneo di Pechino e beniamino dei tifosi. Partita che è possibile seguire live su Virgilio Sport.

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