Domani Matteo Berrettini esordirà nell’ATP di Napoli contro lo spagnolo Carballes Baena, pronto a riscattare le amarezze fiorentine e a rilanciare le ambizioni torinesi: “Finché la matematica non dice il contrario credo alle Finals di Torino: ho Napoli e altri due tornei davanti, so che è molto difficile, ma ci voglio provare. È stato un anno complicato: gioco le mie carte a Napoli, ma non voglio partecipare solo per il Masters. Ci sono altri obiettivi: voglio fare bene qui, dove non ho mai giocato neppure da ragazzino, e poi a Vienna e Parigi-Bercy ,dove non ci sono mai riuscito, e se riesco finire a ridosso della top ten sarebbe già un bel risultato, vorrebbe dire aver chiuso l’anno nel modo giusto”.
L’allenamento con Lorenzo Musetti ha scatenato l’entusiasmo degli appassionati presenti al Campo D’Avalos, e questo è il giudizio sul campo di Napoli: “Le condizioni sono abbastanza simili a quelle di Firenze, non è indoor e non è molto veloce, ma mi è piaciuto. Ci hanno detto di giocare più vicino al campo, per me non c’è problema, visto che non corro tanto. Mi è piaciuta la folla, gli applausi, le urla, l’atmosfera in generale: il fratello di mio padre vive qui, qui è cresciuto il mio cuginetto, ho visitato la città quando potevo, Napoli è una città che amo e che è facile da amare. Sono venuto qui 4 anni fa, era tutto diverso: è incredibile quello che abbiamo fatto insieme al mio team. Certo che ho ‘cazzimma’, altrimenti non sarei arrivato qui”.