Si spegne in semifinale contro Rafa Nadal il sogno di Matteo Berrettini di raggiungere la sua seconda finale Slam. Agli Australian Open il maiorchino comanda il gioco, sbaglia pochissimo e vince l’italiano 6-3 6-2 3-6 6-3 in 2 ore e 58 minuti di gioco. Berrettini sarà comunque nuovo numero 6 del mondo.
Primi due set dominati da Nadal, che cala nel terzo e permette a Berrettini di giocarsi quello che può nel quarto, dove però commette decisamente troppi errori. Queste le parole di Matteo al termine della gara:
“Era la prima volta che giocavo con il tetto chiuso. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarmi alle condizioni di gioco. Rispetto al match di New York sono entrato in campo con una consapevolezza diversa. E la reazione che ho avuto dopo i primi 2 set lo conferma. Questi match mi fanno capire che sto lavorando bene […] All’inizio ero un po’ sfasato. Non è da tutti i giorni giocare contro Rafa in uno Slam. Lui non ha sbagliato una decisione. Sento di poter fare di più, ma non è detto che avrei vinto. La prossima volta, spero, di fare meglio. Non è giusto nei confronti di Nadal dire che gli abbia regalato due set, ma non sono stato al suo livello di intensità mentale. Oggi ho faticato a entrare nel match, ma non ricordo un suo errore gratuito all’inizio […] Non posso dire di essere scontento. Questo è uno sport maledetto. Devi sempre provare a chiedere di più a te stesso altrimenti queste partite non si vincono. Basta guardare quello che sta facendo Rafa. Ho sbagliato 2 dritti sui due 15-30 del 4° set, che, se vuoi vincere con lui, non puoi non cogliere. Ma con i se e con i ma…”.