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Australian Open, Berrettini si sveglia tardi: in finale va Rafa Nadal

A Melbourne il tennista romano cede in quattro set al maiorchino, che torna in finale di uno Slam dopo quasi un anno e mezzo: Matteo entra in partita solo nel terzo set e perde con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-3.

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Matteo Berrettini si arrende alla leggenda. Sfuma in semifinale il sogno del tennista romano di agguantare la prima finale della carriera agli Australian Open.

Nel caldissimo e umido primo pomeriggio di Melbourne, notte fonda in Italia, il numero uno del tennis azzurro ha infatti ceduto in quattro set a Rafa Nadal nella prima semifinale dell’edizione 2022 del primo Slam della stagione, con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-3.

Il maiorchino ha così conquistato la 29ª finale di un Major della carriera, poco meno di un anno e mezzo l’ultima presenza all’atto conclusivo di un torneo dello Slam, che risale all’edizione 2020 del Roland Garros, disputatasi a ottobre a causa della pandemia di Coronavirus e che vide il mancino di Manacor arrendersi in tre set a Novak Djokovic.

Per Matteo Berrettini, quindi, disco rosso alla terza semifinale della carriera di uno Slam, la prima in Australia: dopo la finale di Wimbledon 2021 persa contro Novak Djokovic è ancora Nadal a spegnere le ambizioni del romano, come era accaduto nella semifinale degli Us Open 2019.

Semifinale Australian Open 2022, Berrettini si sveglia troppo tardi

Matteo Berrettini può rimproverarsi solo l’approccio negativo al match. Più in difficoltà rispetto all’avversario a causa della cappa di umidità della Rod Laver Arena, l’azzurro non è riuscito a recuperare le energie profuse nella partita-maratona dei quarti contro Gael Monfils, mostrando nei primi due set segni di cedimento fisico per un problema all’anca che ha richiesto l’intervento del fisioterapista dopo il 7° gioco del primo set.

Non che Nadal fosse reduce da una partita meno intensa, quella contro Denis Shapovalov, ma il maiorchino ha approcciato il match con un’aggressività nella risposta che ha sorpreso Berrettini, brekkato subito dall’avversario nel primo turno di battuta e praticamente mai incisivo con il proprio proverbiale servizio.

Il resto l’ha fatto la differenza di classe e di esperienza, con Nadal implacabile nel far correre Matteo per tutto il campo e nel rintuzzare con la propria risposta quasi tutte le rare occasioni in cui Matteo è riuscito a far uscire dalla propria racchetta una prima convincente. 

Australian Open: a Berrettini non basta il cuore contro Nadal

Nadal ha tremato sul 5-3 del primo set, quando Berrettini è riuscito a risalire da 40-0 procurandosi una palla break, subito annullata però da Rafa che, anzi, scottato dal pericolo, ha chiuso in scioltezza il primo set per poi imporre subito la svolta decisiva alla partita all’inizio del secondo, con un doppio break inframmezzato da un solido turno di battuta.

Il 3-0 “pesante” ha tramortito, ma non steso, Berrettini che dopo aver ceduto 6-2 ha raschiato il fondo delle energie, entrando nel match dal terzo set. Più sicuro al servizio e più aggressivo in campo Matteo, complice anche il calo dell’avversario, piazza il break all’ottavo gioco e porta a casa il parziale con il punteggio di 6-3.

Ora si gioca sul filo dell’equilibrio, il quarto set segue i servizi, ma solo fino all’ottavo gioco, nel quale Nadal capisce di dover fare l’ultimo sforzo: al termine di un game spettacolare arriva allora il break decisivo dello spagnolo, che poi non trema e chiude sul proprio servizio.

Rafa Nadal a un passo dalla leggenda: gli incredibili numeri del maiorchino

Per Nadal, che a 35 anni e 7 mesi era già nella storia del torneo in quqnato quarto semifinalista più anziano dell’era Open agli Australian Open dopo Ken Rosewall, Roger Federer e Mal Anderson, si tratterà della quinta finale della carriera a Melbourne, dove Rafa conta un solo successo, nel 2009, ma soprattutto della certificazione del proprio ritorno a grandissimi livelli dopo il lungo stop a causa dei noti problemi al piede che lo hanno tenuto lontano dai campi da agosto 2021 all’inizio del nuovo anno, aperto con il ritorno all’attività nell’Atp 250 di Melbourne, vinto da Rafa che nella finale contro Maxime Cressy ha conquistato il titolo numero 89 della carriera.

Ora, nella finale contro il vincente del match tra il numero due del mondo Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas, Nadal andrà a caccia del 90° titolo della carriera e soprattutto del 21° Slam, traguardo che permetterebbe allo spagnolo di sorpassare almeno momentaneamente Novak Djokovic e Roger Federer nella classifica dei più vincenti di sempre negli Slam.

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