È andata in scena, a Melbourne, la quarta giornata degli Australian Open e sorridono a metà i colori azzurri. Avanzano infatti, al terzo turno, Fabio Fognini e Matteo Berrettini mentre dicono addio allo Slam, Salvatore Caruso e Lorenzo Sonego.
La partita clou della giornata, in chiave italiana, è il derby tra Fognini e Caruso. Una partita che dura ben 3 ore e 56 minuti e si chiude al tie break del quinto set per 14-12 e con il punteggio di 4-6 6-2 2-6 6-3 7-6 e la vittoria del ligure.
Un match “pazzo”, come spesso succede quando in campo c’è il tennista di Arma di Taggia. Il match, almeno per quasi tutta la sua durata, è abbastanza equilibrato anche se gli scambi lunghi a cui Caruso sottopone l’avversario lo mettono a dura prova come dimostra il primo set che va al siciliano.
Nel secondo Fognini prende le misure all’avversario e così gli altri set scorrono abbastanza veloci con prestazioni altalenanti da parte di entrambi e con problemi fisici nel terzo per Fognini che gli costano il medical time-out e il doppio break che permette a Caruso di vincere sì il terzo set ma di perdere poi il quarto.
Il match si decide al quinto con Caruso meno abituato a reggere un match così ostico e lungo in un contesto come una prova Slam. Il siciliano è anche sfortunato perché è costretto a chiamare il medical time out per vesciche prima sul 2-1 e poi a richiamarlo sul 3-2 visto che la caviglia si gira.
Nonostante questo, la partita non si conclude rapidamente e nemmeno troppo facilmente: si va al tie break in cui Fognini riesce a rimontare dal 5-1 fino al 9-8 e sul match point il marito di Flavia Pennetta si lamenta per una palla chiamata da uno spettatore. Nonostante Caruso lotti fino alla fine il derby va a Fognini.
Non mancano le polemiche dato che a fine incontro due battibeccano e si insultano a rete con il ligure che pretende delle scuse e dice che l’avversario è stato fortunato e Caruso che dice: “Non ho detto nulla”.
Tutto facile invece per il numero 10 al mondo, Matteo Berrettini che per la prima volta in carriera arriva al terzo turno degli Australian Open battendo in quattro set (6-3 6-2 4-6 6-3) il ceco Tomas Machac che veniva dalle qualificazioni.
Rammarico per Lorenzo Sonego: l‘altro italiano in tabellone esce al quinto set con Feliciano Lopez. Peccato perchè il 25enne di Torino va avanti di due set ma poi perde la concentrazione e si fa rimontare da un giocatore ben più esperto (al suo 75° Slam consecutivo) e si arrende all’iberico in 3 ore e venti cedendo in 7-5 6-3 3-6 5-7 4-6.
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