Andy Murray eliminato dagli Australian Open. L’ex numero uno al mondo, in conferenza stampa, si è sfogato tornando sul trionfo contro Kokkinakis (incontro terminato alle 4 di notte): “Ho dormito dalle 6 alle 9 del mattino e chiaramente non è stato abbastanza. Poi sono venuto qui. Avevo sette o otto vesciche che ho dovuto incerottare. Dovevo svegliarmi la mattina per avere il tempo di sistemare questi problemini. I miei piedi non stavano bene, ma le mie gambe invece hanno risposto bene allo sforzo. Oggi ho avuto dolori alla parte bassa della schiena che mi hanno dato fastidio al servizio”.
Un bel percorso comunque per Murray, che ha ammesso: “In questo momento ho tante emozioni contrastanti. Mi sento come se avessi dato tutto quello che avevo in questo torneo, quindi ne sono orgoglioso. Questo è quello che ho potuto fare, non puoi controllare sempre il risultato e non puoi controllare come stai giocando. Posso invece controllare lo sforzo e l’impegno che ci metto e in queste tre partite ho dato tutto quello che avevo. Sono molto orgoglioso di questo. Sono anche deluso perché stavo giocando molto bene all’inizio di quest’anno e speravo di fare una corsa più lunga e so che sarei potuto andare anche più avanti in questo torneo”.
Sul futuro, Murray ha ancora dei dubbi: “Non so ancora esattamente quando la mia carriera finirà, ma mi piacerebbe giocare sempre così contro i grandi giocatori nei grandi tornei. In questi anni ci sono stati dei momenti in cui non avevo buone sensazioni e non ho giocato bene. I sacrifici che ho fatto mi hanno permesso di superare questi momenti e tornare a giocare ad alto livello. Mi sono sentito bene per il modo in cui ho giocato ed è divertente per me arrivare a questi grandi tornei sapendo di poter far bene. Penso di poter fare di più di un terzo turno Slam, dipende anche dai sorteggi che avrò. Se avessi giocato a questo livello anche l’anno scorso, non sarei stato tra il 50 e il 60 del mondo. Sta a me salire ancora e continuare a giocare così”.