Il tempo ha cristallizzato in quella storia d’amore perfetta, per narratori di attualità e storici del costume, l’insieme di un’epoca effimera solo all’apparenza: Ayrton Senna, il pilota di Formula Uno, e Carol Alt, modella e attrice autentica icona americana dell’Italia che scopriva la moda e il suo business. Si amavano. E intensamente, tant’è che davvero li ha divisi solo quel maledetto incidente a Imola, che ha strappato Senna alla vita, alle corse e lo ha consegnato al mito.
Il loro fu un amore assoluto, però mai ostentato per via della loro natura schiva e riservata. Forse anche perché, come ha spiegato Carol Alt, neo 60enne, allora la cesura tra la sfera pubblica e privata era tangibile e ben distante dall’attuale e totalizzante logica dei social.
- Gli esordi di Carol Alt e l'arrivo in Italia
- Ayrton Senna, un mito della Formula Uno
- L'incontro tra Ayrton Senna e Carol Alt
- La tragica morte di Senna il 1° maggio ad Imola
Gli esordi di Carol Alt e l’arrivo in Italia
In Italia, Carol Alt aveva trovato l’America delle opportunità: ex ragazzina morbida, commessa di una pasticceria, aveva perso 20 chili una volta abbandonato il lavoro e a causa dell’altezza non riusciva a ritrovarsi se non in quel neonato mondo delle passerelle.
Sbarcata nel Belpaese fu il successo, complice il cinema leggero e vivace dei fratelli Vanzina che le diedero un’opportunità meravigliosa e la notorietà.
Ayrton Senna, un mito della Formula Uno
Ayrton Senna era già il mito Senna: il pilota di F1 tre volte campione del mondo (1988, 1990, 1991), in un’epoca dominata dai brasiliani e da un circus ancora poco sicuro, rispetto agli standard odierno come ci ha ricordato il pauroso incidente di Romain Grosjean.
Senna viene descritto come un uomo modesto, compito, molto borghese per estrazione e di una discrezione anomala nonostante i successi. Lui che aveva scelto di assecondare la sua passione inarrestabile per i motori, scegliendo il cognome della madre.
L’incontro tra Ayrton Senna e Carol Alt
Si incontrarono, il pilota e la modella, a Milano per via degli impegni del marito di Carol, il giocatore di hockey sul ghiaccio dei New York Rangers, Ron Greschner. Non lo conosceva affatto e quando fu presentato a Carol pensò che fosse il driver, ovvero l’autista. Il marito dell’attrice era partito poco prima, dopo una lite furiosa.
Da quel primo incontro e la prima cena furono inseparabili:
“Non sapevo chi fosse, a una sfilata i fotografi mi chiesero di fare qualche scatto con lui, mi disse che era un driver e pensavo che fosse l’autista. Era molto più basso di me, mi batteva il cuore, d’istinto mi sono tolta i tacchi. Lui ha sorriso e ha detto: “grazie”. Io: “No problem”. Ero sposata. Mi colpì la sua sensibilità, nessun ragazzo prima di lui mi aveva parlato di Dio e della Bibbia. Mi disse: dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo”, ha dichiarato Carol in una recente intervista al Corriere.
La tragica morte di Senna il 1° maggio ad Imola
Furono quattro anni quasi di amore vero (tra il 1990 e il 1994), segnati dal lavoro e dagli impegni reciproci, ma altrettanto allegri e gioiosi per come li descrive la stessa modella nelle interviste che seguirono, a distanza di decenni e dal drammatico incidente sul circuito di Imola.
“Sapeva di fare un mestiere pericoloso. Quando morì ero in Florida per una serie tv, ricordo tutto, la mia stanza d’albergo, com’ero vestita… Mi buttai nel lavoro”.
Il giorno dopo, decise di lasciare definitivamente suo marito e di dedicarsi solo alla sua professione. A 60 anni e a decenni di distanza dal quella tragedia che segnò la sua esistenza e quella dei cari del pilota diventato mito, il vuoto lasciato da Senna è ancora indefinibile.
Su Instagram, Carol ha deciso di condividere uno scatto di quell’epoca felice e clandestina a 25 anni dalla sua morte. Un modo per rinnovare una promessa e ringraziare di quegli anni insieme. Nonostante sia “il mio unico rimpianto”, come ha ammesso lei stessa. Stavolta senza alcuna reticenza.