Fuori i secondi. Perché quello tra Barcellona e Virtus è davvero uno scontro ad altissima quota: le uniche che hanno provato a tenere il ritmo del super Real Madrid, pronte a giocarsi una sorta di “spareggio” per garantirsi la testa di serie numero 2 nei play-off. Ma anche per ribadire al resto della truppa che loro meritano di stare lassù perché capaci di lavorare meglio di qualunque altra formazione continentale. E stasera al Palau Blaugrana lo spettacolo è garantito, pensando anche ai rientri illustri che hanno accompagnato Bologna nel viaggio verso la Catalogna.
Riecco Shengelia e Dobric, belli carichi e riposati
Perché stasera Luca Banchi potrà riavere a completa disposizione Tornike Shengelia e Ognjen Dobric: il primo mancava da tre settimane, costretto a centellinare gli sforzi per non appesantire troppo il carico sulla schiena dopo una prima metà di stagione vissuta a rotta di collo. Il secondo è al debutto nel 2024, visto che aveva chiuso l’anno passato con una distorsione alla caviglia nel match contro Pesaro del 30 dicembre.
Quanta autonomia avranno è difficile stabilirlo adesso, ma entrambi sapranno come rendersi disponibili a seconda del momento della partita, con Toko destinato a vedere il campo sin dalla palla a due (ore 20,30 diretta Sky Sport e Dazn).
Assieme a loro ci sarà anche Marco Belinelli, che aveva saltato l’ultima gara europea contro il Fenerbahce per via della nascita della piccola Deva Vittoria. L’unico assente, e lo sarà fino a fine stagione, è Devontae Cacok, col quale peraltro la Virtus sta parlando di rinnovo, spalmando il restante anno di contratto (scadrà nel 2025) fino al 2026.
A Barcellona in stagione ha vinto solo Milano
Quasi due mesi fa alla Segafredo Arena la Virtus conquistò una vittoria di grande prestigio e valore contro la formazione allenata da Roger Grimau: finì 80-75 e quella notte tutta Bologna comprese che la favola delle Vu nere non era destinata a esaurirsi tanto in fretta, al punto che 55 giorni più tardi la posizione di classifica è rimasta immutata.
Banchi però sa che questo ha tutta l’aria di essere un esame di maturità bello tosto. “Sappiamo bene quanto sia forte il Barcellona e soprattutto quanto dimostri di esserlo quando gioca tra le mura amiche (piccola nota a margine: soltanto l’Olimpia Milano è riuscita a passare al Palau Blaugrana in questa stagione su 12 partite giocate). Però è evidente che questa partita può dire tanto del nostro cammino europeo: cercheremo di presentarci al cospetto di una squadra tanto forte provando a vendere cara la pelle, dando forma a tutte le nostre qualità. Abbiamo bisogno di continuità per proseguire nel nostro percorso, ma è chiaro che questa è una gara difficilissima”.
Alla quale il Barça arriva reduce dal ko. di Milano, chiamato dunque a rimettersi subito in carreggiata con un Laprovittola ristabilito e un Vesely pronto a guidare una volta di più l’attacco.
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