Ha saputo di essere qualificata per EuroBasket 2025 ancor prima di mettere piede sul parquet del PalaBigi, ed è per questo (forse) che l’Italia di Gianmarco Pozzecco s’è dimenticata di accendere la luce. Che è andata un po’ a intermittenza, come le luminarie di Natale, e così facendo il regalo lo hanno confezionato all’Islanda, che dopo il 95-71 incassato a domicilio tre giorni fa ha pensato bene di prendersi la rivincita, sbancando Reggio Emilia per 81-74 in coda a un match che gli Azzurri hanno interpretato male, costretti a rincorrere praticamente sin dalla palla a due, e dove nemmeno gli innesti provenienti dall’Eurolega hanno saputo porre rimedio ai problemi incontrati in corso d’opera.
- Melli stecca, Ricci ultimo a mollare, ma non è serata
- Palsson, serata magica: 20 punti in punta di piedi
- Basile non si ripete. A Febbraio c'è la Turchia
Melli stecca, Ricci ultimo a mollare, ma non è serata
Nick Melli ci teneva tantissimo a tornare nella sua Reggio Emilia per lasciarsi andare all’abbraccio dei propri compaesani, ma l’emozione (o forse la stanchezza) gli hanno tirato un brutto scherzo: 9 punti appena segnati con ben 8 errori su 12 tentativi dal campo, cui sommare 0/2 dalla lunetta, vera croce di serata dell’Italia. Che dalla linea della carità ha tirato 9/20 contro il 26/35 degli avversari, che poi spiega perfettamente il distacco finale in una serata che più storta non avrebbe potuto essere.
Solo Pippo Ricci ha saputo tenere la barra dritta: 18 punti per il giocatore dell’Olimpia, con 5 triple a bersaglio, di cui due a inizio terzo quarto nel momento migliore dell’Italia (andata anche sul +4, ma solo per pochi istanti) e due nell’ultimo minuto, giusto per rendere meno pesante il passivo, ricucendo dal -12 col quale l’Islanda aveva chiuso virtualmente i conti.
Palsson, serata magica: 20 punti in punta di piedi
A trascinare gli scandinavi c’ha pensato Kristinn Palsson, uno che in media nelle qualificazioni a EuroBasket viaggiava a 9 punti a partita, ma che ne ha fatti 20 (quasi tutti dal secondo quarto in poi) punendo sistematicamente anche i raddoppi della difesa italiana.
E così facendo ha reso vani tutti gli sforzi compiuti dagli azzurri per provare a rientrare in partita, condizionati anche dalle percentuali basse in area (13/32) e soprattutto dai 28 falli commessi. Insomma, una serataccia al netto dei 10 punti di Flaccadori e Vitali, comunque un po’ effimeri come gli 11 rimbalzi catturati da Melli.
Basile non si ripete. A Febbraio c’è la Turchia
Dopo la notte magica di Reykjavik, Grant Basile s’è fermato a 5, infortunandosi anche nel tentativo di evitare un canestro avversario. Ma tutta l’Italia ha dato la sensazione di essere un po’ scarica, quasi appagata della qualificazione arrivata ancor prima di giocare.
Adesso però ci sarebbe da provare a conquistare almeno il primato del girone, ma bisognerà farlo andando a vincere in Turchia il 20 febbraio, prima di chiudere poi le qualificazioni ospitando l’Ungheria, ormai virtualmente tagliata fuori dai giochi. Reggio però si aspettava ben altro spettacolo: questa non è l’Italia che voleva Pozzecco. E lui è il primo a saperlo.