La vittoria della Virtus su Trento ha chiuso la giornata numero 21 di LBA, lasciando in vetta un tandem che tutto sommato ha piena licenza di condividere il primo posto: da una parte Bologna, che in Italia ha trovato un ritmo opposto a quello che la vede sempre più ingolfata in Europa, e pure Brescia, che a quelle latitudini c’è abituata da un pezzo e che fino all’ultimo vorrà tentare di contendere la prima piazza alla Segafredo. Con l’Aquila che dopo aver messo le mani sulla Coppa Italia è sembrata pagare un po’ dazio alla fatica, anche se nel posticipo è mancato poco per far tornare i conti e violare il parquet bolognese.
- Trento non molla mai, ma il big match se lo prende la Virtus
- Miro Bilan, numeri da MVP. E Peppe Poeta lo esalta
- Vital rianima Tortona, Trapani ha passato la nottata
Trento non molla mai, ma il big match se lo prende la Virtus
Se così non è stato, grandi lodi vanno attribuite a Isaia Cordinier. Che aveva perso un po’ di smalto lungo la via, non riuscendo più ad essere performante come spesso e volentieri lo era stato durante l’era Banchi.
Ivanovic però ha ritrovato in un sol colpo una bella cartuccia da sparare: 23 i punti di serata del francese, unico assieme a Polonara (13 punti) e Belinelli (11, con 3/5 dall’arco) a finire in doppia cifra in una partita che ha richiesto una grossa dose di pazienza e dedizione per essere portata a casa, con Trento che nel finale è riuscita a tenere viva una contesa che a un certo punto sembrava aver preso la via di casa Virtus (80-75 alla sirena), nonostante la serataccia al tiro di Shengelia.
Miro Bilan, numeri da MVP. E Peppe Poeta lo esalta
La quarta vittoria consecutiva di Bologna vale dunque l’ennesimo aggancio a Brescia, passata domenica in casa di una Estra Pistoia comunque dura a morire, con le schiarite societarie che sembrerebbero aver dissipato le tante nubi che si annidavano da tempo sulla testa dei biancorossi di Okorn.
Relegati all’ultimo posto assieme a Napoli, ma con umori e sensazioni all’opposto e un Kemp monumentale da 30 punti, che pure non sono bastati per evitare il ko. Brescia, invece, sa di aver trovato l’uomo della provvidenza: viene da Sebenico, nel cuore della Croazia, a luglio compirà 36 anni, ma in realtà in Italia lo invidiano un po’ tutti, perché un centro così chi è che non lo vorrebbe? Miro Bilan a Pistoia ha dato l’ennesimo saggio di sconfinata bravura e applicazione facendo registrare 20 punti, 17 rimbalzi e 8 assist (e subendo 6 falli), che fanno 40 di valutazione.
Lui e Amedeo Della Valle (che ha festeggiato il traguardo dei 4.000 punti in LBA) sono l’anima di una Germani che continua a stupire, tanto da far esclamare a Peppe Poeta che “se non danno l’MVP della stagione regolare a Bilan è una follia”. Per ora però di folle c’è solo il rendimento del croato, che può tranquillamente portare a spasso chiunque abbia la pretesa di elevarsi al suo rango nello spot di 5.
Vital rianima Tortona, Trapani ha passato la nottata
Altre cartoline dal campionato: Christian Vital è più di un playmaker per Tortona, è piuttosto una manna dal cielo, come ben evidenziato dalla prestazione decisamente convincente offerta contro Varese che ha ceduto soltanto all’overtime, propiziato proprio da una tripla del play sulla sirena dei 40’. La Bertram oggi è seduta sull’ultima poltrona che conduce ai play-off, ma deve comunque guardarsi le spalle dal ritorno di Venezia che non vuole mollare la presa, anche se Walter De Raffaele (che all’Umana ha costruita una vera e propria legacy) sa come schivare i pericoli maggiori.
L’altra cartolina arriva da Trapani, passata con feroce determinazione in casa di Reggio Emilia, al primo stop dopo 5 vittorie consecutive. Una vittoria costruita con pazienza, dovendo peraltro risalire da -12 a metà del terzo quarto, ma trovando una “staffetta” che ha esaltato il lavoro dei ragazzi di Repesa (Alibegovic, Galloway, Notae, Horton e infine Robinson con la tripla che a 35 secondi dalla sirena ha chiuso i conti). La crisi in casa Shark pare essere un lontano ricordo: marzo ha raccontato due vittorie pesanti e ha rimesso Trapani sulla cartina del campionato, decisa a giocarsi tutte le proprie carte.