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Basket LBA, top e flop 24a giornata: Denegri, ghiaccio nelle vene. Brindisi è ancora viva

Aspettando il posticipo Brescia-Bologna, Milano torna a vincere ma è la lotta salvezza che fa parlare: Brindisi si tiene in vita, Pesaro sprofonda

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Aspettando il super posticipo tra Brescia e Bologna, che mette in palio il primato a quattro quinti della stagione regolare (restano 6 giornate delle 30 previste), il 24esimo turno di LBA qualche buona indicazione la fornita. Con Napoli che rimpiange il tiro di Zubcic scagliato appena un istante dopo la sirena (sarebbe stato ribaltone al Forum), mentre Trento torna a sorridere dopo un periodo che più nero non avrebbe potuto essere. In coda giornata campale: Pesaro crolla con Reggio Emilia (sempre più quinta forza del torneo: sabato riceve l’Olimpia) mentre Brindisi prova a risalire, seppur la forbice resta ampia.

Basket Serie A: i top della 24a giornata

  • DAVIDE DENEGRI 8,5. Se Cremona ha ormai messo in banca la salvezza, Davide Denegri c’ha messo sopra una firma bella in calce. Perché mandando a referto il suo career high in LBA (23 punti in 25 minuti) ha trascinato i compagni a suon di triple nella rimonta che da -14 ha portato la Vanoli avanti di due alla sirena finale su Venezia. Triple, ma non solo. Denegri ha messo dentro tutti e 10 i tiri liberi avuti a disposizione, dimostrando di avere ghiaccio nelle vene (solo Bamforth di Pesaro ha una percentuale migliore della sua dalla lunetta: 93,4% contro 93%).
  • DRAGAN SAKOTA 8. In un fine settimana senza particolari picchi a livello di prestazioni, quella di squadra di Brindisi merita un plauso. Intanto perché porta la terza vittoria in quattro giornate, con la salvezza distante due W ma comunque ancora a portata di mano (e il calendario potrebbe aiutare). Ma soprattutto perché Dragan Sakota, 71 anni, dimostra ancora di avere molto da dire e da dare. L’Happy Casa sa che l’attende un’impresa quasi disperata, ma non per questo molla l’osso. A Scafati vince con la forza delle idee e con un Bartley da 22 punti che si dimostra affidabile nel momento dove i nodi vengono al pettina. C’è ancora vita sul pianeta brindisino, e Sakota non mollare la presa finché la speranza sarà un’opzione.
  • PRENTISS HUBB 8. Trento ha battuto un colpo, e Prentiss ne ha battuti tanti. Alla fine fanno 21 punti (con 5/8 dall’arco) nel successo contro Sassari, fondamentale per rimettere la Dolomiti Energia in carreggiata dopo un lungo, anzi lunghissimo inverno. Con la quaresima ormai agli sgoccioli, anche i ragazzi di Galbiati hanno provato a cambiare registro. Hubb ha guidato la squadra anche nei momenti in cui la Dinamo ha provato a tornare a contatto, pagando però percentuali da tre disastro (3 su 20!). Hubb ha messo tutti in ritmo, e i compagni l’hanno assecondato. Un nuovo inizio (a Trento) è davvero possibile.
  • D’ANGELO HARRISON 7,5. Per come tira da tre (1/7) verrebbe voglia di metterlo dietro la lavagna. Però alla fine quando conta D’Angelo spicca letteralmente il volo: suo il canestro che regala a Treviso due punti fondamentali nella corsa salvezza della Nutribullet, che adesso vede davvero lo striscione del traguardo a portata di mano. Comunque, al netto di percentuali rivedibili dall’arco, in area Harrison la sua presenza la fa sentire (5/7), e così facendo trascina la compagine di Vitucci verso una vittoria a Pistoia (al primo stop dopo tre vittorie di fila) che vale oro quanto pesa.

Basket Serie A: i flop della 24a giornata

  • VUELLE PESARO 5. Una settimana dopo aver battuto la Virtus, Pesaro sprofonda nuovamente sotto i colpi di Reggio, con la salvezza che adesso diventa davvero complicata. Passerà intanto per la trasferta di Treviso di sabato prossimo, dove senza una W la pratica sarebbe effettivamente chiusa a doppia mandata. Ma resta difficile spiegare i passaggi a vuoto di una squadra che alle prime difficoltà implode su se stessa, smarrendo la retta via (Bluiett da incubo: 0/3 dall’arco e zero rimbalzi) Sacchetti non ha saputo porre rimedio e il rischio è che ormai la frittata sia bella che fatta.
  • I TIRATORI DI SASSARI 4,5. Per una squadra che fonda le sue fortune sul tiro da fuori, chiudere 3/20 è davvero qualcosa di difficile da spiegare, e anche da digerire. Succede al Banco di Sardegna a Trento, dove i padroni di casa non chiedevano niente di meglio, se non ritrovarsi accoppiati con un attacco che spara a salve dal perimetro, consentendo loro di tornare alla vittoria. Gentile (0/4), Tyree (1/4) e Charalampopoulos (1/5) fotografano la pessima serata al tiro, che potrebbe costare carissima pensando alla complicata rincorsa play-off della Dinamo. Che pure può prendersela solo con se stessa.

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