Si punta sul cavallo vincente, o almeno quello che si spera sia vincente. Joel Embiid ha rotto gli indugi e a poco meno di un anno dalle Olimpiadi di Parigi ha deciso di accettare la corte della nazionale statunitense e di giocare con la maglia a stelle e strisce la manifestazione a cinque cerchi.
- Embiid sceglie gli USA: delusione per la Francia
- The Process dimentica anche il suo Camerun
- Embiid come Banchero: la scelta non cambia
Embiid sceglie gli USA: delusione per la Francia
Nel corso degli ultimi mesi Joel Embiid è stato al centro di vere e proprie strategie di mercato ma che non riguardano la sua squadra di club bensì la sua nazionale. In tanti volevano accaparrarsi la stella dei Philadelphia 76ers in vista delle Olimpiadi di Parigi ma alla fine a spuntarla come sembra capitare piuttosto di frequente è stata la nazionale a stelle e strisce. Il centro di Philadelphia va così a prendere posto sotto le plance del Team USA in vista dell’appuntamento olimpico.
La delusione forte è quella della Francia: la squadra transalpina che ai Giochi in casa punta forte sul fenomeno emergente Wembanyama, sperava di riuscire ad accoppiarlo con uno dei giocatori più forti al mondo e vincitore del premio MVP dell’ultima stagione NBA. La nazionale francese sembrava la favorita prima della decisione finale di Joel.
The Process dimentica anche il suo Camerun
La scelta di Joel Embiid di giocare con la maglia degli Stati Uniti alle prossime Olimpiadi farà sicuramente discutere. Se la scelta Francia sembrava più un’opportunità per i transalpini che per il giocatore, quella di dimenticare completamente il suo Camerun fa sicuramente storcere un po’ più il naso.
“The Process” è infatti nato a Yoaundè in Camerun anche se è in possesso sia del passaporto francese che di quello statunitense e ha cominciato a giocare a pallacanestro solo intorno all’età di 15 anni (sperava di diventare calciatore o pallavolista) ed è stato notato in un camp di pallacanestro in Camerun da Luc Mbah a Moute, ex giocatore camerunese che ha militato in NBA.Da lì il volo negli States dove ha giocato prima alla Monteverde High School e poi per una stagione con la maglia di Kansas University.
Il Camerun, ovviamente, non gli offriva la possibilità di giocare le Olimpiadi con la prospettiva di una medaglia ma in tanti hanno visto dietro la scelta Usa la volontà di prendere la strada più comoda verso il successo.
Embiid come Banchero: la scelta non cambia
La Francia ha sperato fino alla fine di riuscire a convincere Embiid a giocare con la propria maglia alle Olimpiadi di Parigi e di andare a comporre un frontcourt con Wembanyama e Gobert. Ma la voglia di essere protagonisti con la maglia USA è stata evidentemente più forte. Una scelta simile a quella compiuta solo qualche mese fa da Paolo Banchero che ha fatto infuriare i tifosi italiani.
Il giocatore degli Orlando Magic dopo un lungo corteggiamento degli azzurri ha scelto la maglia a stelle strisce in onore della mamma, lasciando l’Italia con un pugno di mosche. Ma ora anche lui si trova di fronte a delle porte chiuse. In vista di Parigi infatti gli Stati Uniti stanno mettendo su una sorta di versione 2.0 del Redeem Team con Lebron James, Steph Curry e Kevin Durant che sono già pronti a sfoderare i passaporti in direzione Parigi. A rimanere “a piedi” potrebbe essere proprio il buon Paolo.