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Basket Torneo dell’Acropoli, l'Italia sa solo vincere: contro la Grecia quarta vittoria consecutiva

Vincere aiuta a vincere: Gianmarco Pozzecco ha instradato bene gli Azzurri che, contro la Grecia, conquistano contro gli ellenici l'ennesimo successo nella marcia d’avvicinamento al mondiale asiatico

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Vincere aiuta a vincere, e Gianmarco Pozzecco in questo può dire di aver instradato bene i suoi ragazzi. Che contro la Grecia conquistano la quarta vittoria consecutiva nella loro marcia d’avvicinamento al mondiale asiatico, superando gli ellenici nella gara che ha concluso il Torneo dell’Acropoli, tradizionale appuntamento estivo in quel di Atene in preparazione ai tornei più importanti della stagione delle nazionali.

Un successo che nella sostanza è certamente più corroborante di quanto non dica la forma, perché se non ci fosse stato un piccolo passaggio a vuoto negli ultimi 5’ di gara il divario contro la formazione di casa sarebbe stato certamente più ampio.

La migliore versione dell’Italia

Per mezzora abbondante però s’è vista la miglior versione dell’Italia di questo primo scorcio d’agosto, capace di tenere sotto controllo le operazioni senza grosse difficoltà e mostrando soprattutto una certa attitudine a difendere con grande costanza ed efficacia.

Tutti segnali di cui il Poz può prendere ben volentieri nota a due settimane esatte dall’esordio nel mondiale, che il 25 agosto vedrà l’Italia affrontare l’Angola e poi a stretto giro di posta Repubblica Dominicana e Filippine.

La super difesa Azzurra

Senza Datome, lasciato precauzionalmente a riposo dopo la battaglia di 24 ore prima contro la Serbia, Pozzecco in avvio si affida a Fontecchio, Melli, Tonut, Polonara e Spissu in cabina di regia.

Nella Grecia di Itoudis manca Giannis Antetokounmpo, la cui presenza al mondiale è sempre più improbabile, e certo il fratello Thanasis non può dire di essere parimenti come valori e capacità di incidere nelle pieghe delle partite.

Ma c’è Papanikolau a dettare legge soprattutto sul fronte d’attacco, e in generale quella greca rimane una squadra da prendere con le pinze. L’Italia però l’aggredisce la partita con convinzione, seppure sbagli tutte le prime 8 triple della serata.

Il primo allungo dell’Italia

Quando però dall’arco i palloni cominciano a entrare (Pajola rompe l’incantesimo) ecco arrivare il primo allungo di marca azzurra, anche perché mentre la Grecia fa una fatica immane a trovare la via del canestro, non altrettanto si può dire degli uomini del Poz, con Nick Melli che piazza 5 punti in fila arrivando a sfondare la doppia cifra di serata già prima dell’intervallo lungo, che si chiude sul 35-31 in favore degli azzurri.

Finale con brividi

Il terzo quarto accoglie però le cose migliori della serata degli italiani, che in un amen si ritrovano addirittura a +15 grazie a una sequenza di difese assennate, a due triple in rapida successione messe da Pippo Ricci (ormai una specialità della casa) e Severini (sempre più convincente) e a un Matteo Spagnolo sempre più leader della seconda unit, destinato a trovare spazio e minuti anche in vista della rassegna iridata.

La Grecia accusa il colpo, prova a risalire la corrente grazie a qualche errore forzato di troppo degli azzurri. Fontecchio però mantiene lo status quo anche in avvio di quarto quarto, poi un vero e proprio blackout consegna ai greci l’opportunità di riportarsi a due soli possessi di distanza, ma ci pensa il solito immenso Spissu a rispedire i compagni oltre i due possessi pieni di vantaggio con la tripla ignorante del 70-63 a poco più di due minuti dalla sirena.

Chi saranno gli ultimi due esclusi da Pozzecco?

Un paio di palloni persi riconsegnano alla formazione di Itoudis la possibilità di portarsi a contatto, con Papanikolau che è l’ultimo ad arrendersi (la bomba del -2 arriva però a soli 3 secondi dalla conclusione) e ancora Spissu che dalla lunetta chiude i conti per il 74-70 finale, dopo che in precedenza proprio Spissu e Fontecchio avevano sprecato due dei 4 liberi tirati nell’ultimo minuto di partita, ribadendo una certa “allergia” che sembra attanagliare gli azzurri quando arriva il momento di chiudere le partite.

Poco male: domenica a Ravenna arriva Porto Rico, ultimo test prima della partenza per l’Asia, dove in Cina l’Italia affronterà in amichevole Brasile e Nuova Zelanda. Prima però Pozzecco dovrà sciogliere la riserva sugli ultimi due esclusi, che salvo sorprese saranno Caruso e Woldetensae.

Basket Torneo dell’Acropoli, l'Italia sa solo vincere: contro la Grecia quarta vittoria consecutiva Fonte: Getty Images

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