Nemmeno il Challenger di Phoenix è riuscito a risollevare Matteo Berrettini dal periodo nero che sta vivendo. L’azzurro ha perso al terzo turno dal numero 132 del mondo Alexander Shevchenko. Ora l’italiano giocherà comunque il secondo Masters 1000 dell’anno di Miami.
Berrettini out ai quarti a Phoenix
Nulla da fare, Matteo Berrettini è entrato in un tunnel nero da cui non riesce a risollevarsi. L’azzurro che per cercare di riprendere forma fisica e di portare a casa risultati aveva deciso di iscriversi al Challenger di Phoenix dove era testa di serie, è uscito di scena ai quarti. Dopo l’eliminazione da Indian Wells il romano aveva annunciato la scelta di giocare il torneo anche in vista di Miami. Dopo aver superato i primi due turni, ai quarti è stato eliminato da Alexander Shevchenko, numero 132 del Mondo, in tre set (6-4 3-6 6-3). Il tennista aveva giocato nei turni precedenti, vincendo, ma non convincendo, contro Bellucci e Vukic.
Lo sfogo in campo
Frustrazione, rabbia. È un Matteo Berrettini insoddisfatto, nervoso che anche in campo non riesce a nascondere il suo stato d’animo. Come testimoniano diverse immagini circolate in rete, dopo uno scambio, rendendosi conto del livello espresso ha gridato: “Toglietemi dal campo, vi prego, sono inguardabile”. Un grido d’aiuto preludio di una sconfitta che fa male e sancisce una crisi difficile da immaginare un anno fa. I problemi fisici ora sembrano essere archiviati, ma non c’è la condizione atletica e nemmeno quella mentale.
L’inizio d’anno di Berrettini
Dopo aver dato buoni segnali nella United Cup non c’è stato nient’altro di positivo. Agli Australian Open è subito uscito di scena per mano di Murray al primo turno, poi ad Acapulco è stato fermato da un problema fisico e a Indian Wells è stato subito eliminato. Stesso risultato al Challenger in corso in Arizona di cui era testa di serie. Ora, con coach Santopadre bisognerà ragionare e capire cosa non sta andando. Dopo Indian Wells c’è infatti subito l’altro Masters di Miami.