Per il secondo anno di fila Jannik Sinner cede all’ellenico Stefanos Tsitsipas (N. 4 del Ranking e N. 3 del torneo) all’Australian Open, ma per Paolo Bertolucci la battaglia di 5 set a Melbourne è battuta d’arresto con risvolti confortanti.
“A differenza dello scorso anno, quando il nostro giocatore non entrò mai nel cuore della partita e non ebbe alcuna possibilità di contrastare il rivale, quest’ultima sfida è risultata partita vera. Anche questa volta è finita male per l’italiano, che ha pochi rimpianti. L’aver tenuto testa per quattro ore a uno dei migliori tennisti del circuito certifica, senza ombra di dubbio, i progressi compiuti da Sinner negli ultimi mesi“, ha sottolineato sulle pagine della Gazzetta dello Sport Bertolucci.
Sinner ha dimostrato progressi, il gap rispetto ai tennisti di primo rango è ridotto: “Mancano alcuni dettagli tecnico-tattici (soluzioni volanti e piani alternativi a seconda del momento e dell’avversario) per completare il suo livello di gioco, ma è innegabile che la forbice che lo divideva nel 2022 dal greco sia diminuita e non di poco. Questo è ciò che conta”.