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Bodini fa auguri a Tacconi e rivela che altri due miti Juve stanno male

Luciano Bodini convinto che l'ex portiere guarirà ma è preoccupato per Trapattoni e Furino

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ stato per anni l’ombra di Dino Zoff, il portiere costretto a vita o quasi a recitare il ruolo di 12esimo ma per Luciano Bodini, che il mese scorso ha compiuto 69 anni ed è in buona salute, la grande occasione della vita alla Juventus arrivò quando il Dinosauro appese i guantoni al chiodo. Pensò che sarebbe arrivato il suo momento ma non aveva fatto i conti con Tacconi che, acquistato dall’Avellino, divenne in breve il titolare.

Vice di Tacconi convinto che l’ex portiere parerà anche questo pericolo

Oggi che Tacconi sta combattendo la sua battaglia più dura, dopo l’ictus che lo ha colpito lo scorso anno, Bodini parlando a Il Giornale fa gli auguri al suo ex rivale: «Stefano è un vincente. Ha sempre parato tutto, respingerà anche il tiro mancino della malattia. Glielo auguro di cuore. Quando Dino si ritirò, pensai che fosse il mio turno. Sbagliavo. Arrivò Tacconi…». C’è stato anche un periodo in cui i due si alternarono in porta alla Juve. Da titolare Bodini conquistò Coppa Italia, Mundialito, Supercoppa Europea e qualificazione alla finale di Coppa dei Campioni. Che però giocò Tacconi.

Vice di Tacconi ricorda delusione per finale Coppa Campioni

«Ero reduce da una serie di ottime prestazioni. Ma Tacconi era Tacconi… La stampa lo sosteneva. Io non facevo polemica. La società aveva investito molto su di lui. E così il Trap si avvicinò e mi disse che a Bruxelles avrebbe giocato Stefano. Non dissi una parola, andai via con la testa bassa».

Vice di Tacconi rivela che oltre a Furino anche Trap è malato

Nel corso dell’intervista però Bodini fa una rivelazione: “Anche Trapattoni e Furino attraversano momenti difficili, li abbraccio entrambi”. Di Furino si sapeva. Un anno fa l’ex mediano fu colpito da una terribile emorragia cerebrale che lo colse a tradimento e ancora oggi la sua riabilitazione continua. Ogni mattina Furino si reca in palestra nella clinica San Camillo a Torino, scendendo dalla sua casa sulla collina: fa ginnastica e logopedia. Va in giro in carrozzina, ma in casa può muoversi col bastone a piccoli passi. Il problema principale è il linguaggio. L’ex capitano della Juventus non è solo: al suo fianco ci sono i vecchi compagni. Bettega chiama quasi tutti ma anche Tardelli, e Cabrini che era il suo compagno di stanza, e Nanu Galderisi.

Nessuno però prima d’ora aveva accennato a problemi di salute del Trap, di cui Bodini ricorda i celebri calembour: «Ne sparava a raffica. Un inedito? La Juve non è una semplice fuoriserie, è una Ferrari!; Se alla vecchia signora cade il gomitolo di lana, poi tocca riavvolgerlo».

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