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Bombe carta al Maradona, ferito un ragazzo: stadio a rischio squalifica

Incidenti nel corso della sfida tra Napoli e Lazio allo stadio Maradona: un giovane tifoso azzurro ricoverato in ospedale per lo scoppio di un petardo, tre sostenitori biancocelesti arrestati. E c'è un rischio.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Chi guardava la partita in tv non ha visto nulla, né gli è stato raccontato alcunché. L’ordine della Lega al broadcaster è quello di glissare su eventuali incidenti: la serie A non vuol esportare immagini di violenze, razzismo, discriminazione, insomma di tutto ciò che molto spesso – purtroppo – accade nei suoi stadi. Una telecamera bloccata e puf, si fa finta che tutto questo non esista. Ma le favole sono favole, mentre la realtà parla di un ragazzo ferito a causa delle bombe carta lanciate dal settore dei tifosi avversari. È accaduto in Napoli-Lazio, allo stadio Maradona.

Napoletani in silenzio, laziali con le bombe

Situazione surreale, per chi l’ha vissuta dagli spalti dell’impianto di Fuorigrotta. Stadio in cui vige un regolamento molto rigido, con tanto di divieto a introdurre all’interno bandiere e tamburi. Un teatro, più che un tempio del tifo, con gli ultras partenopei in silenzio per tutta la partita proprio per protestare contro le restrizioni vigenti. Valide, a quanto pare, solo per i tifosi di casa. Agli ospiti, infatti, è stato consentito entrare con fumogeni, bombe carta e striscioni. Uno per la verità toccante, di incoraggiamento a Daniele Scardina, in coma dopo un intervento alla testa. Nessuno ha fatto filtro e l’incidente si è puntualmente verificato.

Fitto lancio dal settore ospiti, ragazzo ferito

Quello che sembrava un fumogeno lanciato dal settore ospiti occupato dai supporters laziali e passato chissà come tra le maglie della rete protettiva, è stato infatti raccolto da un ragazzo di 21 anni: avrebbe voluto rispedirlo al mittente. Non era però un fumogeno, ma una bomba carta, che è esplosa tra le mani del giovane tifoso del Napoli. Attimi di panico in curva (il ragazzo era sistemato nell’anello inferiore), quindi la decisione dei genitori di portare immediatamente il figlio al pronto soccorso del vicino ospedale San Paolo. Per fortuna non è in pericolo di vita, ma le condizioni della mano sono tenute sono stretto monitoraggio, anche in vista di un possibile intervento.

Tre arresti: stadio Olimpico a rischio squalifica?

Una brutta situazione, che ha già portato a tre arresti da parte della Digos, che ha esaminato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza. Un 22enne di Velletri, un 24enne e un 35enne di Roma, quest’ultimo con precedenti, sono stati arrestati per lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive. Già avviata la procedura finalizzata all’emissione del Daspo. E non è tutto. Il rischio è che possa essere decisa la chiusura del settore di pertinenza dei rispettivi gruppi organizzati. Per la cronaca: la prossima partita casalinga della Lazio in campionato è il derby con la Roma di domenica 19 marzo.

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