(La) Roma non sarà stata costruita in un giorno, ma la rifondazione dopo l’esonero di Daniele De Rossi e le dimissioni di Lina Souloukou non lasciano alternative a Dan e Ryan Friedkin: c’è da rimboccarsi le maniche e dimostrare ai tifosi, inferociti nonostante la vittoria di ieri, che la strada presa è giusta e lungimirante. Assenti ieri all’Olimpico, dove Ivan Juric ha debuttato battendo per 3-0 l’Udinese, i proprietari del club giallorosso sarebbero orientati ad affidare, per il momento, l’ordinaria amministrazione al segretario generale Maurizio Lombardo in attesa di individuare la figura adatta a prendere il posto della manager greca.
- Roma, chi sarà l'amministratore delegato dopo Souloukou?
- Roma, Ghisolfi resta o va via?
- Roma, la contestazione e lo striscione condiviso dalla moglie di De Rossi
Roma, chi sarà l’amministratore delegato dopo Souloukou?
Souloukou già aveva disertato la trasferta di Genova, l’ultima partita di De Rossi. E ieri, scrive il Corriere dello Sport, non sarebbe comunque andata allo stadio per ragioni di opportunità. E così ha voluto chiudere in fretta la questione chiedendo un incontro ai Friedkin, che l’hanno ricevuta sabato nella loro residenza in Svizzera per formalizzare la fine del rapporto. La manager greca potrebbe ora trovare lavoro in Arabia.
Il totonomi per prendere il posto della Souloukou è già scattato. Gazzetta.it rilancia un ventaglio di nomi tra i quali figurano l’ex amministratore delegato Umberto Gandini, attuale presidente della Lega di Basket ed ex storico dirigente del Milan, e Giampaolo Montali, ex dirigente giallorosso ai tempi della presidenza Sensi. Non sarebbero, però, da escludere possibili opzioni a sorpresa: Zibì Boniek, ex giocatore della Roma e attuale vicepresidente della Uefa, o Zvonimir Boban, ex giocatore e dirigente del Milan, ora opinionista Sky.
Roma, Ghisolfi resta o va via?
Intanto, in uno scenario costantemente in evoluzione, dove è stato dimostrato che nessuno può ritenersi certo del posto a prescindere dagli accordi contrattuali, tutti si chiedono se dopo quella di Daniele De Rossi possa essere in discussione anche la permanenza del direttore sportivo Florent Ghisolfi. I Friedkin dovrebbero rientrare a Trigoria all’inizio della prossima settimana e dovrebbero ragionare sulla posizione del dirigente francese, che non è stato mai presentato ufficialmente finora ed è una figura molto vicina alla Souloukou.
Roma, la contestazione e lo striscione condiviso dalla moglie di De Rossi
Polveriera capitolina. Ieri hanno fatto il giro d’Italia le immagini della Curva Sud dell’Olimpico vuota nei primi trenta minuti di Roma-Udinese. Tutt’altro che usuale tenendo conto del record di due anni di sold out consecutivi. Il cuore pulsante del tifo giallorosso ha messo in scena una protesta dal forte impatto visivo, e non solo, in risposta alla notizia del siluramento dell’idolo di casa, Daniele De Rossi. Nel corso della partita sono stati numerosi gli striscioni attraverso i quali è stato manifestato affetto nei confronti di DDR così come gli attacchi nei confronti della proprietà americana. Nel contempo, sui social, la moglie dell’ex centrocampista, Sarah Felberbaum, ha condiviso una foto in bianco e nero dello striscione di protesta esposto a inizio partita proprio in Curva Sud: “Non rispettate i nostri valori e le nostre bandiere… Da oggi torniamo alle vecchie maniere!”.