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Boxe, Alex Pereira lancia la sfida a Usyk: "Mi piacerebbe combattere con lui". Ma l'ucraino pensa ad altro

Alex Pereira sabato prossimo a Las Vegas sfiderà Ankalaev per difendere il titolo UFC313 dei pesi massimi leggeri, ma sogna di sfidare Usyk nel pugilato.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Fury s’è ritirato dalle scene, Dubois rappresenterebbe una sporta di “minestra riscaldata” (è già stato battuto senza troppi compromessi), Joshua pare ormai sulla via del tramonto da un pezzo. E allora chissà se ad Oleksandr Usyk non venga in mente di accettare per davvero la pazza proposta (forse sarebbe meglio dire “suggestione”) che Alex Pereira ha provato a lanciargli da Las Vegas, dove nel fine settimana affronterà Magomed Ankalaev nel match di punta di UFC 313, valevole per il titolo mondiale dei massimi leggeri MMA.

Il desiderio di Pereira: una sfida da pugile contro Usyk

Il fighter brasiliano è sembrato piuttosto serio quando ha dichiarato che gli piacerebbe sfidare anche Usyk, pronto quindi a traslocare armi e bagagli dagli incontri di arti marziali a un vero e proprio match di pugilato. “Ho tanti progetti per il futuro e non nascondo che mi piacerebbe tanto affrontare Dricus Du Plessis, Jon Jones o addirittura combattere contro Oleksandr Usyk nel pugilato”.

Nessuna remore, solo una voglia innata di alzare l’asticella e provare a sfidare la sorte contro l’imbattuto campione unsidputed dei pesi massimi, che non più tardi di due mesi e mezzo fa s’è preso anche la rivincita contro Tyson Fury, di fatto decretando la fine della carriera del Gipsy King.

Usyk naturalmente ha fatto spallucce: Pereira sta facendo una gran bella carriera nel mondo MMA, e qualora dovesse battere Ankalaev nel match in programma nella notte italiana tra sabato e domenica alla T-Mobile Arena di Las Vegas diventerebbe probabilmente il vero numero uno dell’intera compagnia, aprendo letteralmente una nuova era di lottatori (sarebbe la quarta difesa del titolo dei massimi leggeri).

Usyk guarda oltre, ma per ora manca uno sfidante

Più delle parole del brasiliano, Usyk sembra essersi preoccupato del limite di 24 mesi che la WBA gli ha imposto per difendere la cintura, una delle tante che detiene grazie ai vari incontri vinti negli ultimi anni.

Al momento non c’è un avversario pronto a sfidare il “gatto di Sinferopoli”: Daniel Dubois aveva chiesto un rematch appena dopo averlo visto battere Fury lo scorso dicembre, ma Dubois non è riuscito a combattere contro Joseph Parker lo scorso 22 febbraio, costretto a ritirarsi a 48 ore dal match per un imprecisato infortunio. Parker che a sua volta avrebbe espresso il desiderio di combattere contro Usyk, ma che prima dovrebbe comunque passare per il titolo IBF contro Dubois.

Sulla piazza ci sarebbe anche Jai Opetaia, pugile australiano della categoria massimi leggeri (dove Usyk potrebbe scendere senza grossi problemi), ma per ora tutto tace. L’ucraino ha semplicemente fatto sapere di voler combattere altri due o tre match prima di appendere i guantoni al chiodo. “Un paio d’anni e poi smetto”, ha dichiarato recentemente. E chissà che non ceda prima alla tentazione di sfidare per davvero un fighter MMA.

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