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Boxe, che beffa per Signani: una testata di Denny gli apre il sopracciglio e lo costringe a ritirarsi

Epilogo beffa per il romagnolo: Denny lo ha colpito a metà della sesta ripresa, lui ha provato ad andare avanti ma è stato fermato

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È amaro il verdetto della Civic Hall di Wolverhampton per Matteo Signani. Invero è un verdetto che nemmeno c’è, nel senso che a decretare la sua sconfitta (la settima in carriera su 42 incontri disputati) contro Tyler Denny è una maledetta ferita sopra l’occhio destro, determinante per convincere il suo allenatore Meo Gordini a comunicare all’arbitro l’impossibilità di proseguire il combattimento.

Un epilogo dannato in una serata nella quale il “Giaguaro” romagnolo stava lentamente costruendo la sua rimonta, dopo aver pagato dazio nei primi tre round alla maggiore versatilità di Denny, che però ha vacillato e nemmeno poco nel corso della quinta ripresa, quando s’è visto costretto a rifugiarsi in angolo per cercare di schivare la sequenza di colpi assestata dal 44enne di Savignano sul Rubicone. Che le a provate tutte per evitare l’epilogo anticipato, senza però riuscire nel suo coraggioso intento.

Una testata “involontaria” fa felice il britannico

Dato per sfavorito da ogni sorta di bookmakers, Signani il suo l’ha fatto, salendo di tono col passare delle riprese. Ma l’episodio che l’ha condizionato in modo irreversibile è capitato intorno alla metà della sesta ripresa, quando Denny l’ha colpito (e non era la prima volta) con una testata abbastanza gratuita, procurandogli una profonda ferita che ha cominciato a sanguinare copiosamente.

All’angolo Signani è stato suturato sul sopracciglio destro, ma nel corso della settima ripresa il sangue è tornato a uscire copioso, tante da oscurargli in parte anche la visuale dall’occhio destro. Nel successivo break, prima di tornare a combattere nell’ottava ripresa, Gordini ha provato a prendere tempo, cercando di vedere se ci fosse modo di saturare la ferita in modo da consentire a Matteo di proseguire il match, che nel frattempo lo vedeva salire di colpi, con Denny sempre meno incisivo, seppur conscio della possibilità di vedersi assegnata la vittoria prima del limite per via della ferita.

E quando Gordini ha comunicato all’arbitro l’intenzione di abbandonare il match, il britannico ha cominciato a correre all’impazzata, forse consapevole di essersi risparmiato altri 5 round di pura sofferenza.

Come come Prestot: un’altra ferita beffa Signani

Al momento dell’interruzione, il pugile di casa era avanti nei cartellini dei giudici, ma il match stava lentamente cambiando direzione. Signani ha accolto con sportività il verdetto, benché le immagini abbiano dimostrato quanto la testata di Denny non fosse così “involontaria” come qualcuno ha voluto far credere.

Un finale amaro che fa il paio con quello che nell’aprile del 2022 vide il “Giaguaro” cedere contro il francese Prestot, sempre per via di una ferita riportata accidentalmente a metà incontro. Sei mesi dopo però Signani si prese la sua rivincita, battendo Prestot con un terrificante ko. alla settima ripresa, e l’auspicio è che l’ipotesi di una rivincita possa essere presa in esame anche con Denny, che al netto della buona parte non è sembrato affatto superiore al 44enne romagnolo, che proverà a giocarsi le sue carte per dare un altro assalto al titolo europeo dei pesi medi.

Prossimi obiettivi: sempre più lontana una chance mondiale

La chance dei sogni, quella per il titolo mondiale, rischia di restare invece inarrivabile: una difesa vittoriosa nel match di Wolverhampton avrebbe potuto aiutare Signani a trovare uno sfidante desideroso di ritrovarselo davanti, mentre adesso il piano potrebbe consistere nel cercare di riprendersi intanto la corona continentale, cercando di dimostrarsi più forte della sfortuna. Anche se la sensazione è di essere stato poco tutelato dall’arbitro, che ha permesso all’inglese di colpire più volte alla testa il rivale.

Ma è stata la testata arrivata a metà del sesto round a far precipitare tutto. Sconfitta ingiusta e amara, ma dalla quale provare ancora una volta a trovare la forza per ripartire e ribaltare il destino. Prestot c’è già passato, chissà che non tocchi anche a Denny.

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