Il primo gioiello in maglia bianconera di Nicolò Fagioli regala un sorriso a un intenditore di calcio come Ariedo Braida, che ha avuoto il classe 2001 alle sue dipendenze alla Cremonese (33 presenze e 3 reti): “Non avevo dubbi sulla sua classe, ma lo scorso anno ho avuto modo di conoscere un ragazzo con la voglia di imparare e questo è fondamentale. Se al talento abbini la mentalità puoi pensare di affermarti ai vertici”.
L’ex dirigente milanista azzarda un paragone a livello di posizione: “La sua evoluzione mi ricorda da quella di Pirlo, passato da numero 10 a regista basso. Probabilmente il meglio lo fa vedere davanti alla difesa nel centrocampo a due. Approfitto per fare un appello: se avete bisogno di qualcuno che lo faccia giocare con regolarità, la Cremonese è disposta al sacrificio”.