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Milan, chi è Brassier: storia e curiosità del difensore che fa impazzire Pioli

Il difensore del Brest in cima alla lista per rinforzare il reparto: la scuola Rennes, il paragone con Kimpembe e l'amore per la natura, ecco chi è

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Antonio Salomone

Antonio Salomone

Giornalista

Giornalista pubblicista. Lo affascinano, da sempre, le categorie minori e i talenti in erba. Ha fiuto per la notizia e per gli emergenti. Calcio, basket, motori: ci pensa lui

Poche anime e un pallone: è nel piccolo comune di Argenteuil che è nata la passione per il calcio di Brassier. Duttile ed affidabile, proprio quello che serve al Milan. Moncada e Furlani lo hanno monitorato, osservato e ora aggiunto alla lista. Dopo Gabbia, di rientro dal Villarreal, potrebbe essere il secondo rinforzo per Pioli. Gli infortuni di Tomori, Kalulu, Thiaw e i continui acciacchi di Kjaer hanno costretto i rossoneri a rimboccarsi le maniche, per non dover sacrificare ancora Theo Hernandez centrale o rischiare Simic in partite più delicate.

Brassier, un jolly per Pioli?

A Rennes masticano il talento e anche Brassier si è formato nella scuola rossonera. Forte fisicamente, veloce e dinamico. Negli anni si è preso la nomea di nuovo Kimpembe, un bel biglietto da visita per chi vuole certezze. Può giocare centrale e terzino sinistro, all’occorrenza anche a centrocampo. Garantisce più soluzioni, un piacere per gli allenatori.

Nelle ultime finestre di mercato, il Milan ha stretto i rapporti con la Francia, grazie alla conoscenza della Ligue 1 di Moncada: “In ogni club e per ogni generazione ci sono giocatori interessanti” – ha detto il dirigente rossonero a L’Equipe. Il classe 1999, è il riferimento della difesa del Brest, che sta sorprendendo in campionato. E il quarto posto è solo una conseguenza della grande crescita della squadra. E di solito chi è francese, si chiama Lilian e fa il difensore, ha solo cose belle da poter offrire.

Il Milan vuole Brassier: ecco perché

Dove preferisco giocare? Non conta, la cosa importante è poter aiutare la squadra e mostrare le mie qualità. Forse mi sento un po’ meglio in mezzo, perché ho più punti di riferimento” – ha detto il difensore. Tanta personalità e altruismo. Non gioca per se stesso. Nel calcio di Pioli, spesso basato sull’uno contro uno, vincere il confronto con il diretto avversario è un parametro fondamentale. E allora ecco che dall’algoritmo è spuntato il nome di Brassier. Vanta una percentuale di duelli vinti del 62%, che sale al 67% per quelli aerei. Ma il dato più rilevante è quello dei palloni recuperati, con una media di 6,8 a partita.

Brassier e l’amore per la natura

Tra le tante foto nel campo da calcio, nel profilo Instagram di Brassier ne spunta qualcuna anche in un altro verde. Al difensore piace immergersi nella natura e stare con gli animali. A Milano non ritroverebbe tutto questo, o meglio dovrebbe accontentarsi di qualche parco.

Ma la domenica ad attenderlo ci sarebbe San Siro e il calore dei tifosi al francese piace particolarmente: “Sono eccezionali, è bello che siano al nostro fianco. I risultati sono una bella ricompensa per loro e per noi, soprattutto in casa” – ha detto rivolgendosi ai supporters del Brest. In Italia di sicuro questo non gli mancherebbe.

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