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Briatore: “Juve? Sudditanza psicologica ci ha tolto 15 punti”

L'imprenditore sul gol di Rabiot contro l'Inter: “Il fallo c'era, ma era a inizio partita e i nerazzurri poi hanno giocato malissimo”

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Briatore: “Juve? Sudditanza psicologica ci ha tolto 15 punti” Fonte: Getty Images

Flavio Briatore, imprenditore e tifoso della Juventus, è intervenuto a Rai Gr Parlamento, tornando sul derby d’Italia vinto dai bianconeri: “La sudditanza psicologica nei confronti dei bianconeri ci ha tolto 15 punti, quindi non mi sembra sia molto efficace. Il fallo di mano c’era, si vede, ma non riesco mai a capire quando l’arbitro deve andare al Var e quando no. Doveva muoversi e andare a vedere sullo schermo cosa era successo. Era facile fare 40-50 metri, se io sono l’arbitro l’arbitro la responsabilità è mia, non puoi scaricare tutto sul Var”.

Conferma: “Non puoi dire: ‘Ponzio Pilato, l’hanno detto loro e va bene così’. Credo che su questo non ci sia niente da dire. C’è però da dire che il fallo è stato fatto ad inizio primo tempo, l’Inter aveva il tempo di recuperare, ma ha giocato male. La Juventus meritava di vincere, poi il fallo di mano l’abbiamo visto tutti ed è impossibile che non l’abbia visto il Var. Hanno 20 schermi, possono allargare le immagini e fanno ancora degli errori non solo con l’Inter, ma anche con noi o con altre squadre. Questo Var deve essere messo a posto”.

Sulla penalizzazione alla Juve, Briatore è molto chiaro: “Perché penalizzare i giocatori se la società ha fatto degli errori? Loro non c’entrano assolutamente niente. Anche con questa cosa… Che decidano, non so quanto ci impiegano. Che lo facciano e così finisce lì”.

L’ingaggio di Pogba: “Lì è anche un problema societario. Se ho un giocatore che invece di operarsi subito va dallo stregone nel frattempo non gli pago lo stipendio. Oltretutto secondo me non sono state fatte bene le visite mediche. Questi ragazzi fanno sempre quello che vogliono perché prendono milioni e milioni. Tutti i dottori avevano detto che si doveva operare, tranne uno e lui ha ascoltato questo. Se ero la Juventus non gli pagavo il salario, questa è una follia”.

Ci si sposta a parlare del Napoli: “Il Napoli è un marchio fantastico, tutti gli italiani all’estero tifano Napoli. Credo che sia un’immagine straordinaria per l’Italia e per tutti gli italiani all’estero. Bravo è stato De Laurentiis, sempre criticato… Per il successo del Napoli dobbiamo dire grazie a lui perché è riuscito a fare una squadra che ha sempre una fame straordinaria, anche con tanti punti sulle inseguitrici, come se giocasse sempre la partita della vita”. Il Napoli sarebbe potuto essere di Briatore, ma l’imprenditore non si è pentito di non averlo acquistato: “No, no. Il calcio è una cosa molto difficile, ti prende l’anima e bisogna lasciarlo fare a chi vive di quello e a chi ha tutto il tempo. Io avevo la Formula 1, non potevo fare due cose… Già quella era un impegno straordinario, poi al Qpr abbiamo venduto perché non ce la facevo a gestire le due cose. Il calcio è bello vederlo in tv, allo stadio paghi il biglietto e lo vedi, ma quando sei proprietario è molto molto difficile”.

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