Sta diventando una piacevolissima abitudine: prima gli exploit in pista, poi il siparietto a due voci in tv. Federica Brignone e Sofia Goggia incantano a Garmisch. Domano la Kandahar nella discesa libera che più sta a cuore ai tifosi tedeschi e arrivano idealmente a braccetto fino in fondo, separate da un solo centesimo. Prima Fede, che rafforza la leadership in Coppa del Mondo nella generale e nella classifica di specialità. Seconda Sofia, con qualche rimpianto per un problema alla spalla che l’ha frenata nel finale. A braccetto si presentano anche ai microfoni della Rai, dando vita a uno spettacolo nello spettacolo.
- Brignone e Goggia divise da un centesimo a Garmisch
- Sofia e Fede, botta e risposta con un bordata ai maschietti
- La rivalità Brignone-Goggia? Un esempio "sano" per la squadra
- La verità di Sofia: "Avevo una spalla dislocata, ho finito a stento"
Brignone e Goggia divise da un centesimo a Garmisch
Comincia Brignone: “Sono sorpresa anch’io, speravo di fare una bella gara, le prove non mi erano venute bene. Ho studiato al video con mio fratello, ho cercato di tirare al massimo, di stare morbida. Ho fatto del mio meglio, non avrei immaginato di stare davanti. Questa è la mia neve, quella che preferisco. Molto primaverile, bagnata, soffice, non marcissima. Oggi teneva bene, una neve che scivolicchia, ti costringe ad appoggiare bene gli sci, spingendo. Sfida con Goggia? In realtà ce l’avevo qua da martedì a Kronplatz, dopo il gigante. Mi sta aiutando il pensiero di tenermi il pettorale rosso in discesa. Il fatto di essere libera mi ha tolto stress. Mi hanno detto dopo martedì che avrei potuto frenare, ma io voglio dare sempre e solo il massimo”.
Sofia e Fede, botta e risposta con un bordata ai maschietti
Tocca a Goggia: “Non sapete quello che è successo, mi si è dislocata la spalla all’ultimo lap, ce l’avevo nell’ascella in pratica. Non riuscivo ad alzare il braccio dopo il traguardo perché avevo la spalla dislocata, poi mi è rientrata. Nessun rammarico”, sottolinea anche se l’espressione direbbe altro. “Brava Fede, io non sono riuscita a fare una discesa perfetta ma va bene così. L’importante è che vinciamo io o lei, bene così”. “Bene per noi e per l’Italia, per tutto il movimento, dal femminile al maschile“, irrompe Federica. “Beh al maschile non sono mica vincenti come noi. È un dato oggettivo”, puntualizza Sofia con un’imprevedibile bordata.
La rivalità Brignone-Goggia? Un esempio “sano” per la squadra
Il siparietto continua: “La sfida ci aiuta a dare il massimo? Mentiremmo a dire che non sia così, per me è uno sprone”, ammette Goggia. “Brignone sta andando fortissimo? Anch’io sto facendo grandi cose, considerando l’infortunio che ho avuto”, è un’altra piccola frecciatina lanciata in diretta dalla campionessa bergamasca. “Siamo due persone molto decise, sappiamo lavorare molto per i nostri obiettivi e questo penso sia un bell’esempio per tutta la squadra“, assicura Brignone. “Lavoriamo sodo, cerchiamo il dettaglio, curiamo un po’ tutti gli aspetti e provando sempre a essere nella propria versione migliore”. “Confermo quello che ha detto Federica”, annuisce Goggia. “Confermo incredibilmente le sue parole”.
La verità di Sofia: “Avevo una spalla dislocata, ho finito a stento”
Infine, stavolta da separate: “Nell’ultima parte non riuscivo a star spianata, sono riuscita a finire la gara ma avevo la spalla bloccata. Mi capita quando perdo un po’ di massa muscolare e il problema torna”, spiega Goggia. “Farò qualche esercizio per stabilizzarla in visto del SuperG di domani e dei Mondiali”. Poi Brignone: “Ieri in 15 secondi di piano prendevo un secondo. La mia miglior stagione? Manca ancora molto, ci sono ancora due mesi, i Mondiali. Guardo gara per gara cercando di dare il massimo, non potrà sempre andarmi bene e ho già cannato due giganti quest’anno. Ma darò tutto”.