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Sci, discesa libera Garmisch, Goggia la più veloce nella seconda prova: "Ma c'è margine". Brignone controlla

L'ultima prova della libera ha offerto una pista finalmente tirata a lucido e una Goggia subito aggressiva. Ma anche Brignone è fiduciosa: "La Kandahar mi piace...".

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

I segnali che arrivano dalla Baviera sono piuttosto bellicosi per le avversarie: Sofia Goggia ha messo a posto un paio di passaggi e ha messo tutte le rivali in fila indiana nella seconda prova cronometrata della discesa libera di Garmisch, in programma domani mattina alle 10,15 appena prima dell’altra discesa di giornata, quella sulla Streif di Kitzbuhel. Sofia ha spinto forte e ha relegato tutte le avversarie in un angolo, mandando un chiaro messaggio a chi domani vorrà provarle a portare via una vittoria che potrebbe rivelarsi determinante soprattutto per attaccare la vetta della classifica di specialità.

Goggia sicura: “Qualcosa da limare c’è, ma ci siamo”

La bergamasca ha fatto registrare il miglior tempo su una Kandahar finalmente tirata a lucido, dopo che nella giornata di giovedì la pioggia caduta sin dalle prime ore del mattino aveva creato non pochi disagi e problemi, costringendo gli organizzatori anche ad abbassare la partenza. Goggia ha voluto saggiare le condizioni in assetto da gara, senza cioè risparmiarsi troppo ed evitando di rialzarsi nel finale, dove non a caso ha fatto segnare i due intertempi migliori.

“Nel complesso credo di aver disputato una buona prova, anche se dovremo andare ad analizzarla meglio al video con gli allenatori. Sicuramente c’è da limare qualcosa, ma su questo terreno si può attaccare e sono contento di come ho sciato. Nel terzo settore in modo particolare ho voluto spingere per provare a capire che margini avevo e di questo sono contenta”. Se c’erano dubbi sulla tenuta della pista, la seconda prova li ha fugati tutti. “Si, domani si può spingere”.

Brignone fiduciosa: “Questa pista mi piace…”

Federica Brignone, che arriva a Garmisch come leader di Coppa del Mondo e col pettorale rosso di discesa, a sua volta s’è detta molto soddisfatta delle “nuove” condizioni meteo incontrate rispetto alla prima prova. Giovedì non si poteva sciare, questa è stata decisamente tutta un’altra prova e sono convinta di aver trovato buone indicazioni.

Ci sono delle cose da vedere, specie nel tratto del secondo intermedio, quello del piano, ma non ho voluto spingere a tutta e pertanto credo che ci sia spazio per migliorare. La neve è ottima, purtroppo la visibilità è sempre molto scarsa sulla Kandahar, costantemente in controluce e al buio, però è una discesa che mi piace e dove voglio divertirmi, spingendo a tutta”.

Federica ha chiuso a un secondo e mezzo da Sofia, con Lara Gut-Behrami e Lindsey Vonn che hanno praticamente fatto registrare il medesimo tempo. Più indietro Cornelia Huetter e Kajsa Lie, tutte attardate sopra i due secondi.

Con Shiffrin al rientro, ogni gara “vale di più”

La discesa di domani sulla Kandahar è particolarmente importante, pensando anche all’annuncio fatto nella giornata di giovedì da Mikaela Shiffrin, che ha reso noto di essere pronta a tornare in pista nello slalom di Courchevel di giovedì 30 gennaio.

Considerando che la statunitense ha disputato appena tre gare, nelle quali ha raccolto 245 punti (la quarta è stata il gigante di Killington dove è caduta e s’è procurata le ferite al fianco che l’hanno costretta a due mesi di lontananza dalle gare), dovesse rientrare e ricominciare a vincere nelle discipline tecniche diventerebbe un serio pericolo per la classifica generale, tenuto conto che Brignone è avanti di 394.

Insomma, nelle gare veloci (che Shiffrin non disputa per scelta dopo la caduta dello scorso anno a Cortina) le italiane non possono fare troppi calcoli, anche perché c’è sempre Lara Gut-Behrami che è a soli 55 punti da Federica e non aspetta altro che un piccolo segnale di cedimento delle azzurre per rimettere tutto in discussione (e l’elvetica, dopo un avvio di stagione non eccelso, ha alzato sensibilmente i giri del motore).

Nel calendario di Coppa del Mondo, dopo quella di domani ci saranno altre 4 discese, due a Kvitfjell, l’inedita a La Thuile (casa Brignone, praticamente) e quella delle finali a Sun Valley.

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