Jaylen Brown entra nella storia della NBA, non lo fa grazie ad una vittoria di squadra o ad un successo personale ma grazie a una firma, quello che lo lega per altre cinque stagioni ai Boston Celtics con il contratto più ricco della storia della NBA: 304 milioni in cinque anni.
- Celtics, nessun dubbio: è Brown il futuro della franchigia
- Tatum si prepara a battere il record con il suo prossimo contratto
- Tatum-Brown: il futuro dei Celtics ora dipende da loro
Celtics, nessun dubbio: è Brown il futuro della franchigia
Nel corso dell’ultimo anno si è parlato molto del futuro di Jaylen Brown, tante volte il suo nome è finito anche al centro di trattative e possibili trade ma alla fine i Boston Celtics hanno sciolto i dubbi ed hanno deciso di rifirmare l’ala al contratto più importante nella storia della NBA. Brown, infatti, questa estate era eleggibile per il massimo previsto dal contratto collettivo dopo essere stato inserito nel secondo quintetto All-NBA della scorsa stagione: per lui 5 anni a 304 milioni di dollari (con il contratto che scatterà a partire dalla stagione 2024/2025 per concludersi nella stagione 2028/2029 anno in cui il giocatore percepirà 68,9 milioni di dollari).
Tatum si prepara a battere il record con il suo prossimo contratto
La realtà NBA è molto lontana da quella del calcio, con l’ammontare dei contratti che soprattutto per le cifre massime (e anche quelle minime) varia in base allo stato di salute della Lega. Il contratto collettivo prevede infatti che il 51% delle revenue siano dei giocatori e con gli incassi complessivi che vanno in alto in ogni stagione, lo stesso fanno anche i contratti dei singoli giocatori.
Per questo motivo nella prossima estate a superare la cifra record che incassa il nativo di Marietta, potrebbe essere il suo compagno di squadra Jason Tatum che potrebbe mettere l’inchiostro su un contratto da 318 milioni.
Tatum-Brown: il futuro dei Celtics ora dipende da loro
L’investimento dei Celtics su Brown lega il futuro della franchigia a lui e a Jason Tatum. Sul numero 0 non ci sono mai stati dubbi: 4 volte all’All Star Game, 3 volte All-Nba, e nella scorsa stagione anche MVP delle Eastern Conference Finals, il futuro dei “celtici” è stato riposto nelle sue mani da tempo. Ma da parte dei media e anche dei tifosi qualche dubbio in più su Brown c’è stato nel corso del tempo: il trattamento di palla non è sempre eccellente e il rendimento in alcuni momenti chiave hanno fatto dubitare sulla possibilità di diventare un “secondo violino” in una squadra da titolo.
Boston ha cambiato molto quest’estate ma saranno i due “Jays” i fondamenti della prossima stagione (e oltre). L’addio di Marcus Smart lascia un vuoto nella leadership della squadra, mentre dal punto di vista tecnico il sistema di gioco di coach Mazzulla punterà moltissimo sul lituano Porzingis. In vista della prossima stagione la squadra sembra decisamente molto più dotata dal punto di vista offensivo, mentre emerge più di un dubbio sulla profondità del roster e sulla tenuta difensiva.