Hanno portato anche a interrogazioni parlamentari, oltre che a polemiche sui social, nei bar e in tv, le controverse decisioni arbitrali nell’ultimo turno di campionato. Poche le partite che si sono salvate dalle critiche, con i picchi clamorosi per Napoli-Atalanta, Juventus-Bologna e Udinese-Roma. Monta la rabbia nei dirigenti, nei tifosi, cresce la sfiducia nei confronti della classe arbitrale ma ad essere sotto accusa è soprattutto il Var. Si sperava che con l’occhio elettronico tante polemiche sarebbero state azzerate e invece si assiste all’effetto boomerang per la discrezionalità con cui viene usato.
LA POLEMICA – Proprio sul Var si sofferma Enzo Bucchioni nel suo editoriale per Tmw. La firma de La Nazione si chiede come mai se ti danno uno strumento che ti aiuta a sbagliare meno perché tu arbitro non lo usi? O, peggio, fai finta di non averlo?
IL PROTOCOLLO – Ufficialmente non è così, perchè se si chiede agli arbitri sono tutti favorevoli al Var. Bucchioni è andato a riguardare il famoso protocollo scoprendo che non è così rigido ma, volendo, offre margini di manovra e soluzioni. C’è scritto in sostanza che “Una revisione in campo può essere intrapresa per una decisione fattuale se aiuterà a gestire i calciatori o la gara o rendere pienamente credibile la decisione. Ad esempio una decisione cruciale nel finale di gara”. Pari pari il caso di Napoli.
CAOS NAPOLI – Il caso di Napoli va addirittura oltre. Giacomelli vede bene lo scontro Kjaer-Llorente e non fischia niente. Bucchioni scrive che è come se si scontrassero due auto e nessuna assicurazione vuol pagare. O è colpa di Kjar o è colpa di Llorente. Giacomelli ha fatto il Ponzio Pilato e non fischiando ha condizionato anche il Var che ha avuto meno margini di manovra.
LA SOLUZIONE – In pratica se l’arbitro avesse fischiato come avrebbe dovuto, la revisione al Var sarebbe stata più facile e soprattutto l’Atalanta non avrebbe segnato scatenando il putiferio. Ingenuità che comunque poteva essere sanata. Questo è il caso appena letto sul protocollo. Il rigore c’era, evidente.
I CASI – Vengono elencati i casi sospetti e la soluzione è sempre la stessa: Llorente mette il braccio per proteggersi dall’arrivo di Kjaer. Ma anche a Udine perché Mazzoleni non ha mandato a rivedere il contatto Fazio-Okaka? Spingono entrambi, non c’era niente.si deve intervenire. “Anche se l’arbitro in campo si offende. Anche se pensa di avere ragione. Qualcuno deve avere la possibilità di impedirgli di sbagliare, ora gli strumenti ci sono. Usateli”.