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Buffon torna in Nazionale: l’ex Juventus e Parma sarà il nuovo capo delegazione

Gianluigi Buffon, dopo il ritiro, diventa il nuovo capo delegazione della nazionale italiana. Le prime parole dell’ex portiere: “Ho ancora volghi di sognare e vivere questo sogno insieme ai tifosi italiani”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Gianluigi Buffon torna in Nazionale. Non lo fa da portiere ma con il nuovo ruolo di capo delegazione azzurro. Una notizia che era nell’aria già da giorni e di cui si attendeva l’ufficialità nella giornata di ieri dopo il Consiglio Federale e che invece è stata comunicata dall’ex Juventus e dai vertici della Figc soltanto nella giornata di oggi.

Buffon in Nazionale: “Niente mi avrebbe impedito di dire di sì”

Un ritorno atteso come si diceva quello di Buffon che con l’Italia e la nazionale ha sempre avuto un rapporto strettissimo, una maglia che ha fatto addirittura fatica ad abbandonare.

Torno in nazionale perché quel bambino che 30 anni fa varcava per la prima volta il cancello di Coverciano ha ancora voglia di sognare e vivere questo sogno insieme ai tifosi italiani. Fin dal primo contatto con il presidente Gravina e poi con Mauro Vladovich avevo già deciso di dire sì: la nazionale viene prima di tutto e niente mi avrebbe impedito di tornare a casa.

La maglia azzurra è sempre stata parte della mia vita, mi ha regalato emozioni uniche, ho pianto quando abbiamo vinto il Mondiale e quando non siamo riusciti a qualificarci. Ogni momento per me è stato speciale perché senti di essere lì a rappresentare la tua nazione, la tua gente, e quella immensa responsabilità mi ha sempre dato la forza per non mollare e per rialzarmi dopo ogni caduta.

A disposizione di Mancini: il nuovo ruolo di Buffon

L’ex portiere della Juventus e del Parma rivela tutta la voglia di mettersi a disposizione in questa nuova veste che lo vede ricominciare dopo aver deciso di appendere i guantoni al chiodo a 45 anni.

Mi metterò subito a disposizione di Roberto Mancini e del gruppo entrando in punta di piedi, perché ho sempre pensato che in Nazionale non contano le medaglie che hai sul petto ma l’impegno, il sacrificio e la disponibilità verso i compagni e lo staff. Essere al posto che è stato per anni di Gigi Riva è un onore e sarà la prima persona con cui parlerò per avere qualche suggerimento. Poi ovviamente sentirò anche il ct con il quale ci vedremo il prima possibile.

Oggi mi piace infine ricordare tre persone che sarebbero felici di questa scelta: Gianluca che mi ha preceduto in questo ruolo; Davide che con me e Daniele ha passato tanti giorni in Nazionale; Spazzolino, una persona buona tra i primi ad accogliermi a Coverciano.

Gravina esalta Buffon: “E’ un grande giorno per la Nazionale”

Ovviamente soddisfatto anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, che saluta con grande emozione il ritorno in azzurro di Gianlugi Buffon nel ruolo di capodelegazione.

E’ un grande giorno per la nazionale perché Gigi torna a casa. Buffon è un’icona del nostro calcio e una persona speciale. La sua passione, il suo carisma e la sua professionalità saranno determinanti per scrivere una nuova pagina entusiasmante di questo straordinario racconto d’amore che è la maglia azzurra. In lui vedo le qualità di un dirigente di alto profilo e in FIGC può iniziare il secondo tempo della sua vita nel mondo del calcio.

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