Era il 19 novembre del 1995: un esordiente assoluto di 17 anni, al secolo Gianluigi Buffon, sbarrava la strada al Milan di George Weah e Roberto Baggio. A suon di parate, uscite spericolate, interventi difficili fatti sembrare normali. Da quel giorno, il ruolo del portiere non sarebbe stato più lo stesso. Da quel giorno, tutti i giochi tra amici nel compilare la formazione dei calciatori più forti di sempre, sono iniziati tutti con lo stesso nome tra i pali: Buffon.
- Buffon, l'esordio folgorante nel 1995
- Buffon: una carriera tra Parma, Juventus e Parigi
- Buffon, la leggenda: palmares e record
- Buffon, futuro in azzurro
- Addio al numero uno dei numeri uno
Buffon, l’esordio folgorante nel 1995
“Luca Bucci, il nostro primo portiere, si era infortunato – raccontò Nevio Scala, allenatore che lo fece esordire – così decisi di portare in prima squadra il giovane Buffon dalla Primavera. Ha iniziato ad allenarsi con noi dal martedì. Si è messo in porta e faceva cose straordinarie. Cose che per lui sembravano normali. Poi abbiamo iniziato con le esercitazioni insieme agli attaccanti e nessuno riusciva a fargli goal. Così mi sono girato verso il mio preparatore dei portieri e gli ho chiesto se anche lui vedeva quello che stavo vedendo io. Questo è un fenomeno, mi ha risposto. Entrambi eravamo senza parole. Le potenzialità del ragazzo avevano stupito tutti, ma ovviamente la decisione è stata presa dopo molte riflessioni. La sfida era contro il Milan. E sapevo che farlo esordire sarebbe stata una scelta molto forte”.
Buffon: una carriera tra Parma, Juventus e Parigi
Mai scelta fu più azzeccata, se 26 anni dopo si scrive ancora di lui. Eppure, il percorso sembra arrivato a conclusione, almeno per quanto riguarda il calcio giocato. Perché alla “veneranda” età di 45 anni, Gigi Buffon dirà addio al calcio: il numero uno aveva ancora un anno di contratto con il Parma, ma in queste ore si sta accordando con la società ducale per rescindere il contratto. Manca solo la comunicazione che arriverà sui canali social per sancirne l’ufficialità. Quel Parma con cui aveva iniziato nel ’95, prima di approdare alla Juventus nel 2001. Il ritorno in bianconero dopo un anno al Psg, infine l’epilogo in gialloblù, dove ha totalizzato 43 presenze in due anni, senza però riuscire nell’impresa di riportare il club in serie A.
Buffon, la leggenda: palmares e record
Nella sua carriera, Buffon ha conquistato dodici scudetti con la Juventus e uno con il Psg; 7 Supercoppe di Lega, 5 coppe Italia cui si deve aggiungere quella vinta con il Parma nel 1998-99. E poi, ovviamente, a brillare nella bacheca c’è il Campionato del Mondo del 2006, autentico gioiello che rappresenta l’apice della carriera di Superman. Senza dimenticare la Coppa Uefa vinta con il Parma nel ’99, la Supercoppa francese del 2018 e la serie infinita di record personali. Tra questi: calciatore con più presenze nella storia della Serie A (657), portiere con la più lunga striscia di imbattibilità nella storia della massima serie italiana (974′), calciatore con più presenze nella nazionale di calcio dell’Italia (176). Inoltre, è uno dei sei calciatori, insieme ad Antonio Carbajal, Rafael Márquez, Lothar Matthäus, Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ad aver partecipato a cinque edizioni dei Mondiali: senza la disfatta contro la Svezia, sarebbe stato l’unico ad aver presto parte a sei rassegne iridate.
Buffon, futuro in azzurro
E ora, il futuro. Diverse sono le proposte ricevute, ma quella più allettante sembra essere l’incarico di capodelegazione della Nazionale: lo stesso ruolo ricoperto da Gianluca Vialli. Buffon avrebbe preso un po’ di tempo per decidere. Nemmeno le ricche offerte dal mondo arabo (ingaggio da 30 milioni), che pure rappresentano una tentazione fortissima, hanno fatto cambiare idea all’ex numero uno bianconero che vuole smettere.
Addio al numero uno dei numeri uno
Nessuno sarà mai come Buffon. Aveva 13 anni, il suo idolo era il mitico portiere del Camerun Tomas ‘Nkono: cresciuto in una famiglia di sportivi (mamma Maria Stella Masocco fu tre volte campionessa italiana di getto del peso e lancio del disco, le sorelle Guendalina e Veronica sono state pallavoliste affermate) e parente di Lorenzo Buffon (storico portiere di Milan, Genoa, Inter, Fiorentina e della Nazionale), già sapeva quale fosse il suo destino. “Il destino mi ha voluto portiere”, avrebbe infatti detto 30 anni dopo. Si ritira il portiere più forte della storia del calcio: su questo non c’è da discutere.