Il Cagliari, reduce dallo 0-0 casalingo contro la Fiorentina e grazie anche al ko del Benevento in casa dell’Atalanta, ha compiuto un passo importantissimo verso il traguardo salvezza. A due giornate dalla fine del campionato di Serie A, i punti di distacco sul terzultimo posto sono cinque. Non ancora certezza matematica ma poco ci manca.
Quella potrebbe già arrivare domenica. Con i sardi in campo nel posticipo serale contro il Milan, gli occhi di Leonardo Semplici e dei suoi ragazzi saranno puntati sul “Vigorito” di Benevento. I sanniti ospiteranno il Crotone già retrocesso e in caso di non vittoria retrocederebbero matematicamente in Serie B, salvando automaticamente il Cagliari.
A due giorni dalla sfida di Milano, Leonardo Pavoletti ha rilasciato un’intervista a ‘Il Cagliari in diretta’: “Ci avevano fatto il funerale, non dico ingiustamente. Ce la siamo cercata ma nel momento critico ci sono due cose: o scappi e sfracelli la squadra o fai l’uomo, rimani e combatti. Noi abbiamo scelto di essere uomini, non più giocatori. Con la salvezza saremo fratelli per tutta la vita”.
L’attaccante pone l’accento sulla forza del gruppo: “Col Verona l’avevamo preparata bene, si fece la partita giusta ma ci girava male. Dopo quella partita abbiamo capito che solo insieme avremmo potuto fare qualcosa. Anche nel caso di una retrocessione, tutti avremmo fatto schifo, tutti saremmo retrocessi. Abbiamo unito le persone, abbiamo capito cosa fare: la squadra ha tanta qualità, il Cagliari a parte ieri sera, crea sempre qualcosa. Ci mancava la compattezza prima, schiaffo dopo schiaffo”.
Smentite seccamente le voci di un presunto “biscotto” con la Fiorentina: “Volevamo vincere, ma quale biscotto! Un punto ci serviva poco ma abbiamo consumato tutto quello che avevamo. Io oggi avrei voluto gridare alla salvezza ma siamo consapevoli della squadra che avevamo davanti. I risultati della serata ci hanno poi avvicinati alla salvezza”.