Claudio Ranieri il prossimo ottobre compirà 72 anni. Ha trascorso un’intera vita nel calcio, ma ha ancora tanta voglia di vedere il pallone rotolare e di insegnare ai più giovani. La sua ultima missione si chiama Cagliari, immediatamente riportato in serie A grazie al suo straordinario lavoro. Proprio i rossoblù, passato e presente del tecnico romano, saranno l’ultimo club della sua carriera. Dopodiché qualche altro sfizio, naturalmente sempre nello stesso settore, potrebbe ancora toglierselo il navigato condottiero.
- La Sardegna ultima tappa. Con una possibile eccezione...
- Un lungo viaggio dal Cagliari al...Cagliari
- Napoli, Firenze, Roma e il miracolo Leicester: i capolavori di Ranieri
La Sardegna ultima tappa. Con una possibile eccezione…
A raccontare quale sarà l’epilogo della sua lunga e appassionante avventura nel calcio è stato lo stesso Ranieri. Che ha parlato ai microfoni di TGR Rai Calabria: “Credo che finirò la mia carriera a Cagliari“. Difficile che possa ripensarci: “Speranze di vedermi in un altro club? No, Cagliari sarà la mia ultima tappa“. C’è soltanto una possibilità che potrebbe farlo vacillare, tenendolo ancora incollato alla panchina: “Farei un’eccezione solo se ci fosse una buona Nazionale disposta a chiamarmi, perché ci rimasi molto male nella mia missione in Grecia“.
Un lungo viaggio dal Cagliari al…Cagliari
D’altra parte è difficile chiedere di più ad un uomo che si appresta alla sua trentasettesima stagione da allenatore. E che ha girato praticamente in lungo e in largo, vincendo e perdendo ma sempre dando tutto e facendosi amare da ogni piazza in cui ha avuto modo di lavorare. Dal Vigor Lamezia al Cagliari, il viaggio è stato lunghissimo. La sua prima panchina importante fu proprio quella rossoblù, sulla quale è tornato per dare una mano a un club in difficoltà. Missione compiuta, col gol di Pavoletti che ha deciso la finale playoff col Bari, a coronamento di una estenuante rimonta.
Napoli, Firenze, Roma e il miracolo Leicester: i capolavori di Ranieri
Tantissime, poi, sono state le tappe del suo percorso, dal primo Napoli post Maradona alla Fiorentina condotta al successo in Coppa Italia nel 1996, a spezzare un lungo digiuno di trofei. E come dimenticare il Leicester col miracolo Scudetto e la sua Roma. Spagna, Inghilterra, Francia, Grecia i paesi che lo hanno amorevolmente accolto e nei quali lui ha saputo farsi apprezzare sia umanamente che professionalmente. E il viaggio continua…