La stagione del Torino si appresta ad imboccare un malinconico finale. Deposte ormai le speranze di entrare in Europa League, i granata si trovano a fine inverno già a riflettere su ciò che non ha funzionato in un campionato marchiato dal cambio di guida tecnica, da Sinisa Mihajlovic a Walter Mazzarri, avvenuto ad inizio 2018.
Il ruolino di marcia del tecnico di San Vincenzo è al momento simile a quello rimediato dal serbo, ma il presidente Cairo non ci pensa neppure a rinnegare la svolta in panchina. Anzi…: “Mazzarri è un bravissimo allenatore ma non gli posso chiedere di andare in Europa League con la squadra che ha voluto Mihajlovic. Se abbiamo fatto un cambio di allenatore è perché qualche problema c’era…” le parole di Cairo a ‘Deejay Football Club’.
“Il progetto era partito alla grande dopo la campagna acquisti, poi non sono arrivati i risultati sperati e abbiamo cambiato allenatore – ha proseguito Cairo – Mazzarri non ha la squadra che ha fatto lui ed è evidente che ci vuole un po’ più di tempo. Le aspettative erano maggiori visti gli investimenti e avendo tenuto i migliori. A Roma abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, con delle occasioni, poi purtroppo conta il risultato che è negativo e dobbiamo lavorare per fare meglio. La squadra al gol ha perso sicurezze…”.
Segue un consiglio tutt’altro che velato a Mazzarri sulla strategia da usare nel finale di campionato: “Leggendo i numeri abbiamo gli stessi numeri dell’anno in cui siamo andati in Europa. Forse si vuole dipingere una situazione peggiore di quanto non sia, ma se ripartiamo dal primo tempo di Roma si può fare un buon finale di stagione. Dobbiamo far giocare di più alcuni giovani per vedere se possono far parte del Torino del futuro”.
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