Il fuorigioco automatico, o come è chiamato in gergo tecnico tecnologia semiautomatica del fuorigioco (SAOT), si sta sperimentando nel corso della Coppa del Mondo per club (SAOT è stato utilizzato per supportare gli ufficiali di campo in diverse occasioni durante la FIFA Club World Cup) dopo i test di successo condotti nel corso della FIFA Arabian Cup. L’obiettivo della FIFA è quello di implementare questa tecnologia già nel corso dei Mondiali in Qatar previsti in inverno.
Il presidente del comitato arbitrale della FIFA Pierluigi Collina, assieme al team di tecnologia e innovazione della FIFA, hanno dato una dimostrazione della tecnologia mercoledì allo stadio Mohammed Bin Zayed:
“Stiamo continuando un test per cercare di raggiungere l’obiettivo: avere decisioni più accurate e anche più rapide negli incidenti di fuorigioco”, ha affermato Collina. “So che qualcuno l’ha chiamato “fuorigioco robot”. Gli arbitri e gli assistenti arbitrali sono comunque responsabili della decisione sul terreno di gioco. La tecnologia offre loro solo un prezioso supporto per prendere decisioni più accurate e rapide, in particolare quando l’incidente del fuorigioco è molto stretto e molto difficile”.
Come funziona il fuorigioco automatico
- Il SAOT è una versione ancora più evoluta del sistema VAR
- è già utilizzato in 47 paesi in tutto il mondo e in oltre 100 competizioni, tra cui tutti i tornei FIFA
- Il sistema si basa sull’installazione di 10 telecamere dedicate, oltre a quelle addette alle trasmissioni tv: l’0biettivo è tracciare 18 punti dati di ogni singolo giocatore, indicando la sua posizione in campo
- Con le partite del prossimo Mondiale del Qatar, il numero di punti dati dovrebbe aumentare a 29
- I dati sono raccolti 50 volte al secondo e vengono quindi trasmessi a un AVAR specificamente dedicato alle decisioni di fuorigioco per verificare e formulare la propria decisione al VAR e all’arbitro in campo. Questo processo avviene in tempo reale e quindi significa che le decisioni possono essere prese sulle chiamate di fuorigioco in pochi secondi”.
Quando si userà il fuorigioco automatico
Spiega poi Sebastian Runge, Head of Football Technology della FIFA, che “Stiamo anche monitorando le braccia e le gambe, e sappiamo esattamente dove si trovano tutti quei giocatori in ogni momento del gioco. Stiamo tracciando con 50 fotogrammi al secondo, quindi 50 volte al secondo sappiamo dove si trovano i giocatori e stiamo ottenendo quelle informazioni consegnate al sistema”.
Collina infine spiega come questa soluzione verrà testata nel corso di tutto il 2022 in varie competizioni, in modo da renderla perfetta per l’introduzione ufficiale in Qatar: “Sappiamo che non è facile essere veloci e precisi allo stesso tempo, se vuoi essere preciso hai bisogno di tempo. Ecco perché abbiamo pensato a una tecnologia in grado di prendere decisioni più accurate e più rapide possibili”.
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