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Calciomercato Atalanta, De Ketelaere e Scamacca: l’affondo di Gasp che imbarazza Milan e Inter

L'acquisto del belga dai rossoneri e quello dell'attaccante del West Ham vincendo la concorrenza dei nerazzurri: uno scenario che rischia di lanciare al top la Dea passando per un doppio colpo gobbo alle milanesi

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Sognare in grande dalle ceneri (degli altri: il Milan) e lanciando il guanto di sfida a un club necessariamente più ambizioso (l’Inter). Il calciomercato dell’Atalanta entra nel vivo e lascia presagire scenari che riportano, per l’ennesima volta, alla medesima conclusione degli ultimi anni: la Dea è una certezza del calcio italiano e non rinuncia al suo proposito di restare nell’Olimpo del calcio che conta.

I nomi accostati di recente al club allenato da Gianpiero Gasperini aprono a scenari tanto imprevedibili quanto sorprendenti: Charles De Ketelaere e Gianluca Scamacca sono due tasselli di percorsi tra loro differenti eppure sinergici nella prospettiva di un imminente futuro in cui gli orobici tenteranno di costruire le basi del prossimo futuro e rompere le uova nel paniere di rossoneri e nerazzurri.

L’addio a Hojlund, un punto di partenza

Che l’addio irrinunciabile (per 70 e passa milioni di ragioni) a Rasmus Hojlund, ceduto al Manchester United, dovesse essere un punto di partenza è evidenza: Atalanta mai legata ai nomi, solo al progetto. Società solida, efficiente, vincente e competitiva.

Lo hanno insegnato gli anni di gestione di Antonio Percassi, autore del miracolo sportivo più longevo e visibile del decennio. Ha svoltato, il club, e ora pensa costantemente in grande.

Porta blindata con Carnesecchi

Blindati i pali con uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano, ovvero Marco Carnesecchi che – dopo il biennio in prestito alla Cremonese ha fatto l’esperienza necessaria per tornare a casa e dire a tutti: “Ora ci penso io” – a 23 anni appena compiuti e un talento tuttora enorme e inesplorato, si candida a conquistare la titolarità a Bergamo e diventare protagonista a stretto giro del nuovo ciclo dell’Italia di Roberto Mancini.

La roccia Kolasinac e il potenziale di Toure

Puntellata la difesa con il bosniaco Sead Kolasinac, in scadenza di contratto con l’Olympique Marsiglia e già abile e arruolato a fare da mediano tra il duo laterale composto da Scalvini e Maehle. Triennale per il trentenne che diventa uomo di esperienza e solidità.

Di El Bilal Toure s’è detto tanto e tanto lo dirà il campo: il costo del cartellino è la premessa (oltre 30 milioni, l’acquisto per ora più costoso del club), le ottime impressioni destate al Reims sono il biglietto da visita, il potenziale di cui dispone dicono sia assimilabile a quello di un top player.

De Ketelaere-Atalanta: a che punto siamo

A Charles De Ketelaere ci si arriva per questioni di opportunità: annunciato in pompa magna, il belga è reduce, col Milan, da una stagione da dimenticare. Mai in palla, mai sul pezzo: nulla di quanto prospettato – uno dei giovani più interessanti del calcio mondiale – è stato confermato, eppure sono in tanti, tra gli addetti ai lavori, a parlare di anno di ambientamento.

Non giudicatelo adesso: il Milan, però, ha fretta e la bocciatura dei rossoneri, che puntano a venderlo senza registrare minusvalenze o a mandarlo in prestito per mettere su esperienza, è coincisa con l’interessamento della Dea.

Tre milioni più altri ventitrè

Che Gasperini abbia esaltato, nella militanza in panchina, anche calciatori meno talentuosi, portandoli a disputare stagioni straordinarie è un dato di fatto. Gasp ha accettato e avvallato la scommessa CDK e l’Atalanta ha immediatamente presentato ai rossoneri la sua offerta: tre milioni di euro per il prestito e 23 per il diritto di riscatto.

Si attende solo che il belga si pronunci, in senso positivo o negativo: ci sono buone sensazioni, l’affare è dato in dirittura d’arrivo per gli inizi di prossima settimana, salvo imprevisti. Quali? L’inserimento nella trattativa della Liga o della Bundesliga: Real Sociedad e Wolfsburg si sono fatte sotto. La sensazione è che solo la Premier League potrebbe indirizzare in maniera forte la volontà del calciatore, propenso ad accettare la corte della Dea.

Scamacca alla corte di Gasp: si può

La questione che porta a Scamacca è differente ma, anch’essa, sintomatica di quanto i bergamaschi godano oggi di una autorevolezza, anche in sede di mercato, conquistata con serietà e traguardi. Sull’attaccante italiano in quota al West Ham è forte la marcatura dell’Inter: il passaggio sotto le Guglie sembrava cosa imminente invece, grazie anche all’incasso garantito dalla cessione di Hojlund, nell’affare s’è inserita proprio l’Atalanta che ha superato l’offerta di Marotta e Ausilio: 30 milioni più una percentuale sulla futura rivendita al West Ham.

Al momento l’Inter non può e non vuole competere: il gioco al rialzo è politica disincentivata ma la disperata ricerca di una punta – dopo l’epilogo calcisticamente drammatico della querelle Lukaku – potrebbe suggerire una strategia differente.

Il doppio affondo che imbarazza le milanesi

Allo stato attuale la Dea è il club più vicino all’acquisto dell’attaccante che non rinuncerebbe a cuor leggero né alla Champions League né al blasone interista ma accetterebbe – previo intesa tra le parti – la corte che arriva da Bergamo e dintorni.

L’affondo dell’Atalanta a Milan e Inter non può passare inosservato: riuscire laddove altri hanno fallito (De Ketelaere) e vincere la concorrenza dei vice campioni d’Europa sarebbe il modo per creare imbarazzo dalle parti del Duomo e dare conferma a una verità ormai incontrovertibile. Tutti devono fare i conti con l’Atalanta di Percassi e di mister Gasp.

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