Il calcio italiano paralizzato dalle misure precauzionali anti-Coronavirus, c’è spazio anche per un’infuocata storia legata al campo, anzi al reparto dirigenziale, che riguarda una grande della Serie A. In casa Milan è infatti scoppiato il caso-Boban, che sta per risolversi nel modo più clamoroso possibile, ovvero il licenziamento immediato del dirigente croato.
Il casus belli è legato all’intervista che l’ex vice segretario della Fifa, nonché ex bandiera del Milan dei grandi successi di Fabio Capello, ha rilasciato a ‘La Gazzetta dello Sport’, nella quale Boban ha stroncato l’operato dell’amministratore delegato Ivan Gazidis, “reo” di aver allacciato contatti con Ralf Rangnick, attuale capo dell’area sportiva del gruppo Red Bull e possibile allenatore-dirigente del Milan nella prossima stagione.
“Credevo che fossimo un gruppo unito, ma su Rangnick è stata fatta una scorrettezza” l’attacco di Boban, che non è piaciuto alla società, quindi al Fondo Elliott. Ecco così che l’idea della separazione consensuale a fine stagione ha lasciato presto spazio al licenziamento di Boban, tornato al Milan nell’estate 2019 come Chief Football Officer.
Elliott ha dato pieni poteri a Gazidis anche per quanto riguarda la sfera tecnica, ovvero la possibilità di contattare l’eventuale futuro allenatore, pertanto ai piani alti il comportamento del dirigente ex Arsenal è stato ritenuto corretto a differenza dell’affondo pubblico di Boban.
Nella giornata di lunedì era previsto un faccia a faccia in sede tra i due “nemici” per un tentativo di chiarimento che sembrava quasi impossibile e in effetti i due si sono solo incrociati, a conferma di un rapporto compromesso e non ricucibile, dopo i tanti screzi sul mercato, dall’estate all’inverno, con i nomi di Correa e Ibrahimovic a segnare la spaccatura di opinioni tra Ceo e amministratore delegato. Resta da capire quale sarà il futuro di Paolo Maldini, legato a doppio filo a Boban: l’ex capitano potrebbe restare fino al termine della stagione.
Il Milan si prenderà qualche ora di tempo per preparare i comunicati ufficiali e provare a chiudere la breve era Boban come dirigente con meno danni possibili anche pensando alla squadra che sta provando a risalire la classifica per arrivare almeno alla zona Europa League. Ma su Pioli l’ombra di Rangnick è sempre più evidente…
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