Nell’arco di una giornata ha detronizzato due giganti del nuoto italiano: prima Thomas Ceccon, al quale ha sottratto il record sui 50 delfino a livello Juniores, poi Filippo Magnini, che da ieri non è più il proprietario del record nazionale nei 200 stile libero in vasca corta. Tutto questo perché Carlos D’Ambrosio ha deciso di alzare l’asticella: a Riccione, teatro dei Criteria (una sorta di antipasto dei campionati nazionali Assoluti in programma dal 13 al 17 aprile), il 18enne di Valdagno (provincia vicentina) ha riscritto letteralmente la storia, proponendosi come uno dei volti nuovi del nuoto italiano anche in vista di una stagione che si preannuncia densa di impegni e (si spera) anche di soddisfazioni.
- Due record in una giornata. E non è ancora finita...
- Il mito Magnini, l'obiettivo mondiali, il sogno olimpico
Due record in una giornata. E non è ancora finita…
D’Ambrosio era già salito alla ribalta la scorsa estate quando strappò un pass per Parigi 2024, riuscendo ad essere selezionato come l’atleta più giovane della spedizione italiana. Otto mesi più tardi, i progressi mostrati dal veneto sono sotto gli occhi di tutti: al mattino ha abbassato di un decimo il tempo fatto registrare sei anni fa da Ceccon nei 50 delfino, con il 23”07 che rappresenta il miglior crono di tutti i tempi a livello Juniores.
Nel pomeriggio però s’è spinto ancora oltre: con il tempo di 1’41”61 D’Ambrosio ha limato di 4 centesimi il crono fatto registrare addirittura nel 2009 da Magnini, che all’epoca però indossava i famosi superbody, costumi che poi sono stati tolti dalla circolazione in quanto consentivano di effettuare tempi oggettivamente troppo inferiori a quelli che venivano nuotati sino a pochi mesi prima.
Il bronzo conquistato lo scorso dicembre nei mondiali in vasca corta di Budapest con la 4×200 non è rimasto isolato: Carlos ha continuato la sua crescita, e adesso sente davvero di essere pronto per qualcosa in più di una semplice candidatura a personaggio rivelazione del nuoto italiano.
Il mito Magnini, l’obiettivo mondiali, il sogno olimpico
A Riccione il nuotatore veneto, che si allena al centro federale di Verona con Luca De Monte, ha centrato nella prima giornata i successi nei 200 e 50 stile e nei 50 delfino e s’è ripetuto anche nei 100 farfalla nel corso della seconda giornata, abbassando di più di mezzo secondo il suo primato sulla distanza (51”53).
“Ero stanco dopo la prima giornata, ho dormito poco e riposato ancora meno. Però sono davvero contento di quello che sto facendo: aver battuto il record che dal 2009 apparteneva a Magnini è qualcosa di incredibile, lui per quelli della mia generazione è un mito, una leggenda, un esempio da seguire. Sapevo che avrei potuto battere il suo record, ma un conto è pensare una cosa, un altro riuscirci effettivamente.
Questo Criteria serve soltanto per preparare bene le gare degli Assoluti che qualificheranno ai mondiali di Singapore, dunque conterà farsi trovare pronti tra due settimane. LA28? Beh, impossibile ma pensarci. Ma un passo alla volta…”