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Caso Budget cap, la Red Bull non ci sta: dura replica dopo la sentenza

Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha commentato la pena inflitta dalla FIA per la violazione del Budget cap, prevedendo conseguenze importanti sulla competitività della scuderia nella prossima stagione

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Il caso Budget cap è definitivamente chiuso, almeno a livello sostanziale, ovvero per quanto riguarda le sanzioni inflitte dalla FIA ai team di Formula 1 che hanno sforato, seppur con modalità molto differenti tra loro, il tetto alle spese previsto per la stagione 2021, Red Bull e Aston Martin. Ora, quindi, è il tempo delle reazioni, fatalmente opposte tra vittime e “spettatori”, benché interessati, su tutti Ferrari e Mercedes.

Sentenza Budget cap, la Red Bull contrattacca: “Indignati per le insinuazioni sentite”

La sentenza ha visto la Red Bull condannata ad una multa di 7 milioni di dollari, da pagare entro 30 giorni, e al 10% di ore in meno da impiegare nello sviluppo della monoposto 2023, in galleria del vento e non solo.

Da Città del Messico, sede del terzultimo GP del Mondiale 2022, è toccato al team principal della Red Bull, Christian Horner, tirare le fila della situazione, ricostruendo attraverso una lunga conferenza stampa le responsabilità del team e le tempistiche dell’ammissione di colpa e della contrattazione con la FIA, successiva alla scelta di accettare il patteggiamento, per poi reagire stizzito alle voci circolate circa l’effettivo ammontare dell’infrazione.

“A giugno la FIA ha esaminato i libri contabili e non ci ha detto nulla – ha dichiarato Horner – Le prime indicazioni le abbiamo ricevute ai primi di settembre. Ci sono stati chiesti chiarimenti su valutazioni preliminari. Abbiamo risposto sui 13 punti che ci erano stati indicati e pensavamo di aver dato le informazioni richieste poi quando siamo arrivati a Singapore eravamo sorpresi e sotto shock per le insinuazioni che abbiamo dovuto sentire. Non sappiamo da dove siano uscite le cifre che hanno indicato gli altri team”.

La Red Bull si difende, Horner: “La violazione effettiva è inferiore alle 500.000 sterline”

Horner ha poi rivelato di aver ricevuto la comunicazione definitiva sulle infrazioni commesse poco dopo la festa per il Mondiale piloti vinto da Max Verstappen in Giappone: “Siamo al primo anno di questo processo, era nuovo per noi e per loro e ci aspettavamo di affrontare un processo di revisione. Il problema è che avevamo pagato troppe tasse all’interno del tetto previsto. Avremmo risparmiato 1.4 milioni di sterline legate alle tasse, ma come detto dalla FIA nel comunicato stampa la violazione effettiva è di poco superiore alle 400mila sterline. Parliamo di violazione ben inferiore all’1% del Cap. Il 9 ottobre, 90 minuti dopo che Verstappen aveva vinto il campionato piloti a Suzuka, sono stato informato che effettivamente eravamo in violazione del regolamento per 1.8 milioni di sterline. Eravamo sorpresi, perché pensavamo di aver risposto a tutti i punti e a quel punto ci è stato proposto il patteggiamento, che abbiamo capito fosse il modo migliore per chiudere la vicenda in maniera veloce. Abbiamo interagito con il panel amministrativo e abbiamo condiviso opinioni sui vari argomenti rilevanti. La discussione sulle sanzioni è andata avanti e si è interrotta solo momentaneamente per la morte di Mateschitz. All’inizio di questa settimana siamo arrivati alla definizione”.

La Red Bull e il futuro, Horner lancia l’allarme: “Sanzione pesante, ci saranno conseguenze per il team”

Il numero 1 del muretto Red Bull ha poi voluto anticipare le inevitabili polemiche riguardanti l’ammontare della penalità, arrivando a sostenere che la pena inflitta potrebbe condizionare la competitività della scuderia nella prossima stagione: “Le sanzioni subite sono rilevanti, a livello sportivo e finanziario. Si parla di 7 milioni di dollari, che è un’entità enorme di denaro, che dovremo pagare entro 30 giorni, ma il danno maggiore è quello sportivo. Si parla di una riduzione del 10% sulla nostra capacità di utilizzare la galleria del vento e i nostri strumenti per lo sviluppo aerodinamico. È qualcosa che può portare mezzo secondo o un secondo di perdita cronometrica e che segnerà lo sviluppo della nostra macchina”.

“Vincendo il campionato costruttori siamo vittime del nostro stesso successo – ha concluso – abbiamo già una riduzione prevista dal regolamento del 5%, quindi complessivamente avremmo il 15% in meno di tempo in galleria del vento rispetto al secondo nella classifica costruttori e il 20% in meno rispetto al terzo. Questo 10% avrà impatto nella nostra capacità di esprimerci in pista il prossimo anno”.

Caso Budget cap, la Red Bull non ci sta: dura replica dopo la sentenza Fonte: Getty Images

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