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Ceccon stavolta delude in Coppa del Mondo, a Incheon terzo Razzetti: Pilato ancora quarta, crisi Martinenghi

Unico podio per l'Italia in Corea del Sud è quello di Razzetti, terzo nei 200 farfalla. Ennesima beffa per Pilato, settimo Martinenghi, fuori dalla finale Ceccon e Mora.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Una settimana fa aveva vinto dopo essere approdato in finale attraverso uno spareggio e rovinando la festa all’idolo di casa Pan Zhanle: stavolta Thomas Ceccon ha steccato clamorosamente nei 100 stile libero, mancando in malo modo la qualificazione alla finale. Solo tredicesimo tempo per il fenomeno veneto in batteria a Incheon, nella Coppa del Mondo itinerante di nuoto in vasca corta: troppo poco per approdare alla finalissima. Le soddisfazioni le ha regalate Alberto Razzetti, terzo nei 200 farfalla, unico italiano a podio in una giornata piuttosto grigia.

Male Ceccon, il nuoto italiano s’aggrappa a Razzetti

Razzetti che si è piazzato terzo nei 200 farfalla e quarto nei 200 misti, mancando per un soffio il doppio podio. L’azzurro ha chiuso nella farfalla in 1’52”23, piazzandosi alle spalle dello statunitense Trenton Julian (1’51”00) e del sudafricano Chad Le Clos (1’51”07). Niente da fare invece nei 200 misti, vinti dalla leggenda francese Leon Marchand (1’50”30) davanti al britannico Duncan Scott (1’51”25) e al giapponese Daiya Seto (1’52”36). Razzetti primo degli “umani”, col tempo di 1’53”48.

Pilato, altra beffa: quarto posto per soli tre centesimi

Ennesimo quarto posto sul filo dei centesimi – sembra uno scherzo del destino – per Benedetta Pilato, beffata proprio come era successo una settimana prima a Shanghai e soprattutto un paio di mesi prima alle Olimpiadi. La campionessa pugliese ha mancato di un soffio il podio nei 100 rana, fermando il cronometro a 1’05”44, alle spalle della cinese Qianting Tang (1’02”82), della bielorussa Alina Zmushka (1’04”12) e della canadese Sophie Angus (1’05”41), dopo aver fatto registrare il secondo miglior tempo in batteria.

Martinenghi lontano dai primi, niente finale per Mora

Ancora lontano dalla miglior condizione Nicolò Martinenghi, settimo nella finale dei 50 rana dove era entrato col quinto tempo. L’olimpionico ha chiuso in 26”66, a 90 centesimi dal vincitore (il cinese Qin Hayang) e a 61 dalla zona podio, delimitata dal coreano Dongyeol Choi. Fuori dalla finale anche Lorenzo Mora, decimo in batteria nei 50 dorso. Intanto altro record del mondo a Incheon: dopo quello del giorno prima di Kate Douglass nei 200 rana, Regan Smith ha stabilito quello dei 100 dorso in 54”41, 15 centesimi meglio del precedente primato di Kaylee McKeown.

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